Cecilia Sala: "Confusa ma felicissima". Il racconto della prigionia nel suo podcast
La giornalista, liberata dopo 20 giorni di detenzione nel carcere di Evin risponde alle domande di Calabresi e conferma: "Non mi è stato spiegato perché sia finita in cella"
"Sono confusa e felicissima, mi devo riabituare, devo riposare, questa notte non ho dormito per l'eccitazione e la gioia. Quella precedente per l'angoscia, sto bene, sono molto contenta". E' con un podcast su Chora Media dal titolo I miei giorni a Evin, tra interrogatori e isolamento che Cecilia Sala, la giornalista detenuta per 20 giorni nel carcere di Teheran in condizioni difficilissime e liberata mercoledì, racconta la sua esperienza rispondendo alle domande di Mario Calabresi. La 29enne racconta il momento dell'arresto in hotel, l'arrivo in carcere, la solitudine della vita in cella, la paura e la speranza della liberazione, arrivata a sorpresa mercoledì 8 gennaio. Stories, il podcast di Cecilia Sala che compie tre anni, oggi festeggia con questo episodio speciale.
"Non mi è stato spiegato perché io sia finita in una cella di isolamento nel carcere di Evin", ha detto la giornalista confermando che è stata trattenuta senza accuse formali. "Questa storia comincia col fatto che l'Iran è il Paese nel quale più volevo tornare, dove ci sono le persone a cui più mi sono affezionata. Si cerca di avere uno scudo dalla sofferenza degli altri che accumuli e qualche volta volta delle fonti che incontri per lavoro diventano amici, persone che vuoi sapere come stanno e l'Iran è uno di questi posti", ha aggiunto Sala che ha realizzato podcast su Ucraina, Stati Uniti, Sud Sudan, Israele, Georgia, Australia, Afghanistan, diventando a tutti gli effetti la prima inviata podcaster.
Sala: "In 20 giorni ho riso due volte"
In carcere a Evin "sono riuscita a ridere due volte: la prima volta che ho visto il cielo e poi quando c'era un uccellino che faceva un verso buffo. Il silenzio è il nemico in quel contesto e in quelle due occasioni ho riso e mi sono sentita bene. Mi sono concentrata su quell'attimo di gioia, ho pianto di gioia", ha aggiunto. In questi tre anni e più di 690 episodi, Sala ha raccontato storie da tutto il mondo: . "Con il suo lavoro - spiega una nota - ha fatto conoscere piccole e grandi storie che aiutano a comprendere quello che succede lontano dall'Italia".