Tiscali.it
SEGUICI

Rivolta dei detenuti nel carcere di Torino: 6 agenti di polizia penitenziaria feriti. Ipotesi domiciliari su pene residue brevi

Innescati diversi incendi, almeno due agenti intossicati dal fumo

TiscaliNews   
Foto Ansa
Foto Ansa

Sei agenti di polizia penitenziaria in servizio nel carcere di Torino sono rimasti feriti, in modo non grave, nel tentativo di sedare dei disordini scoppiati ieri in diversi reparti dell'istituto penitenziario e proseguiti fino alla scorsa notte. E' quanto si apprende da fonti informate. Altri due sono rimasti intossicati dal fumo di un incendio. Gli agenti sono stati medicati all'ospedale Cto e dimessi con prognosi che vanno ai 7 ai 15 giorni.

La ricostruzione

Gli incidenti, secondo quanto è stato ricostruito, sono cominciati nel primo pomeriggio di ieri con una zuffa fra una decina di reclusi nel terzo piano del padiglione B. I detenuti si sono rifiutati di rientrare nelle loro celle e uno di loro ha incendiato un materasso. Al terzo piano, oltre a rifiutarsi di entrare nelle celle, i reclusi hanno danneggiato le suppellettili, i neon dell'illuminazione (quelli della 12/a sezione) e il sistema di videosorveglianza. Al secondo piano sono stati incendiati materassi e oggetti vari. Al primo il pavimento è stato cosparso di olio da cucina per ostacolare l'intervento degli agenti. Per fronteggiare la situazione è stato richiamato il personale libero dal servizio e sono stati fatti confluire agenti anche da altri istituti penitenziari piemontesi.

A Torino c'è stato anche un tentativo di evasione

C'è stato anche un tentativo di evasione dal carcere di Torino nel corso dei disordini. Un venticinquenne di origini marocchine, approfittando della confusione, si è arrampicato sul muro che delimita il cortile e ha tentato di darsi alla fuga. Immediatamente è scattato l'allarme ed il detenuto è stato rintracciato mentre cercava un varco o un modo per superare il muro di cinta. "Anche in questa circostanza - commenta Vicente Santilli, segretario regionale del sindacato di polizia penitenziaria Sappe - il nostro plauso va al personale di polizia penitenziaria che ha dimostrato, se ancora fosse necessario, la grandissima capacità che lo contraddistingue e consente allo Stato di gestire con professionalità e capacità situazioni operative estremamente complesse e pericolose".

Ipotesi domiciliari su pene residue brevi

Misure alternative al carcere, tra cui i domiciliari o l'affidamento in prova, per quei detenuti condannati per reati non ostativi, i quali devono scontare pene residue entro un anno. È questa una delle ipotesi - a quanto si apprende da fonti vicine al dossier carceri - prese in considerazione dal ministero della Giustizia. La proposta, emersa già lo scorso 7 agosto in occasione dell'incontro del ministro con il Garante dei detenuti e gli stessi garanti regionali, punterebbe al contrasto del fenomeno del sovraffollamento carcerario, con un abbassamento di migliaia posti nelle carceri italiane.

Osapp: "Quanto accaduto a Torino è follia"

Quanto accaduto nel carcere di Torino "è una follia". Così Leo Beneduci, segretario generale del sindacato di polizia penitenziaria Osapp, commenta i disordini, costati il ferimento di sei agenti, che ieri si sono verificati nell'istituto del capoluogo piemontese, definito in una nota "il più problematico d'Italia, ingovernabile e fuori controllo". "Questo carcere - dichiara - è nell'anarchia assoluta. I delinquenti comandano e spadroneggiano. La situazione è definita 'vomitevole' dal personale ed è talmente pericolosa da costringerci a chiedere nuovamente al prefetto di disporre l'impiego immediato di altre forze, come l'esercito, perché siamo giunti al limite". Al ministro Nordio l'Osapp chiede di "disporre una ispezione immediata prendendo provvedimenti nei confronti dei responsabili di questo immane disastro". "E' inaccettabile - sottolinea - che nell'istituto penitenziario più problematico d'Italia le funzioni di comando siano state affidate a un ispettore che, seppur bravo, non ha l'esperienza giusta. Ci auguriamo che la Corte dei conti chieda ragione al capo del Dap, vista la cospicua presenza in organico di numerosissimi 'primi dirigenti' di polizia penitenziaria".

Sappe: "Sconcerta rivedere le fiamme a Torino"

Serve un nuovo titolare nel reparto di polizia penitenziaria nel carcere di Torino. E' quanto sottolinea il sindacato autonomo Sappe commentando gli incidenti che si sono verificati ieri all'interno della struttura. Il segretario generale del sindacato, Donato Capece, esprime il "plauso del Sappe al personale dell'Istituto di Torino che ha saputo gestire con fermezza e professionalità la situazione" e poi chiama in causa "chiunque, ma soprattutto chi ha ruoli di responsabilità regionale nell'amministrazione penitenziaria" perché "non si può continuare a restare inerte, a non prendere iniziative a favore delle donne e degli uomini del Corpo di Polizia Penitenziaria in servizio nelle varie carceri piemontesi".

Capece dice che "sconcerta, poi, rivedere le fiamme in carcere a Torino". "E' ancora vivo in tutti noi - prosegue - quel che avvenne il 3 giugno 1989, quando presero fuoco i materassi accatastati e le fiamme aggredirono il braccio femminile. Persero la vita 8 detenute e 2 agenti del penitenziario, Rosetta Sisca e Maria Grazia Casazza. Ed è dunque da delinquenti, da sciagurati ed irresponsabili commettere atti incendi in carcere. Proprio a Torino poi…".

Vicente Santilli, segretario regionale del sindacato, sottolinea che ieri "un detenuto che pretendeva di esser trasferito in altro istituto si è armato con un paio di forbici e ha iniziato a minacciare i presenti". "Per dargli manforte - prosegue - tutta la sezione si è rifiutata di fare rientro nelle celle ed ha iniziato rumorosamente a minacciare ulteriori disordini fino a che non fosse stato accordato il trasferimento del loro compagno. I rumori e i disordini della sezione hanno fomentato gli animi dell'interno padiglione detentivo che si sviluppa su tre piani ed anche i ristretti del piano sottostante hanno intrapreso una manifestazione di protesta, più violenta della precedente, sfociata addirittura nell'incendio di alcuni materassi". 

 

 

TiscaliNews   
I più recenti
Catturato il detenuto evaso dal carcere di Avellino
Catturato il detenuto evaso dal carcere di Avellino
Pride Village Virgo, Chieti al centro dell'inclusione
Pride Village Virgo, Chieti al centro dell'inclusione
L'ultimo evaso dal Beccaria è accusato di tentato omicidio
L'ultimo evaso dal Beccaria è accusato di tentato omicidio
Anziano uccide la moglie a Ravenna e chiama il 112
Anziano uccide la moglie a Ravenna e chiama il 112
Teleborsa
Le Rubriche

Alberto Flores d'Arcais

Giornalista. Nato a Roma l’11 Febbraio 1951, laureato in filosofia, ha iniziato...

Alessandro Spaventa

Accanto alla carriera da consulente e dirigente d’azienda ha sempre coltivato l...

Claudia Fusani

Vivo a Roma ma il cuore resta a Firenze dove sono nata, cresciuta e mi sono...

Claudio Cordova

31 anni, è fondatore e direttore del quotidiano online di Reggio Calabria Il...

Massimiliano Lussana

Nato a Bergamo 49 anni fa, studia e si laurea in diritto parlamentare a Milano...

Stefano Loffredo

Cagliaritano, laureato in Economia e commercio con Dottorato di ricerca in...

Antonella A. G. Loi

Giornalista per passione e professione. Comincio presto con tante collaborazioni...

Carlo Ferraioli

Mi sono sempre speso nella scrittura e nell'organizzazione di comunicati stampa...

Lidia Ginestra Giuffrida

Lidia Ginestra Giuffrida giornalista freelance, sono laureata in cooperazione...

Alice Bellante

Laureata in Scienze Politiche e Relazioni Internazionali alla LUISS Guido Carli...

Giuseppe Alberto Falci

Caltanissetta 1983, scrivo di politica per il Corriere della Sera e per il...

Michael Pontrelli

Giornalista professionista ha iniziato a lavorare nei nuovi media digitali nel...