Wurstel e hamburger sotto accusa: la carne rossa lavorata aumenta il rischio di demenza
Un maxi studio condotto su oltre 133mila individui, seguiti per oltre 40 anni da ricercatori di prestigiose università, ha permesso di individuare una delle causa di rischio che porta allo sviluppo di malattie neurodegenerative

Il consumo regolare di carne rossa lavorata, come wurstel e hamburger, è stato associato a un aumento significativo del rischio di demenza e declino cognitivo. Secondo uno studio pubblicato su Neurology, condotto da ricercatori di Harvard e altri prestigiosi istituti, ogni porzione giornaliera di carne lavorata accelera l’invecchiamento cognitivo di circa 1,6 anni. Lo studio ha coinvolto 133.771 partecipanti, seguiti per oltre quattro decenni. Gli esperti hanno scoperto che consumare una porzione al giorno di carne lavorata (circa 85 grammi, pari a un hot dog o due fette di pancetta) aumenta del 13% il rischio di sviluppare demenza. "Il legame tra dieta e salute cognitiva è ormai chiaro: evitare le carni lavorate è un passo fondamentale per proteggere il cervello", affermano i ricercatori.
Sostituire la carne lavorata per ridurre i rischi
I risultati mostrano che una dieta più equilibrata, basata su fonti proteiche come legumi, pesce e frutta secca, può ridurre il rischio di demenza fino al 20%. "Modificare le proprie abitudini alimentari è un modo semplice ed efficace per preservare la salute cognitiva nel lungo termine", spiegano gli autori dello studio.
Anche la carne non lavorata è sotto accusa
Non solo le carni lavorate, ma anche quelle non lavorate, come manzo e maiale, possono contribuire al declino cognitivo. Il consumo di una o più porzioni al giorno è stato associato a un aumento del rischio di declino cognitivo soggettivo del 16%.
Come proteggere il cervello con la dieta
Ridurre la carne rossa e optare per alternative salutari non solo protegge il cervello, ma può avere effetti positivi su tutto l’organismo. Gli esperti consigliano di integrare nella dieta pesce ricco di Omega-3, legumi e frutta secca, alimenti che supportano la funzione cognitiva. Inoltre, seguire un modello alimentare ispirato alla dieta mediterranea, ricco di verdure fresche, cereali integrali, olio d’oliva e frutta, può ulteriormente contribuire a mantenere il cervello in salute e prevenire il declino cognitivo.
Fonte:
Neurology