La scuola che verrà: latino alle medie, musica e poesie a memoria. Le novità della riforma Valditara
È stata presentata al Consiglio dei Ministri in forma di decreto la riforma delle Nuove Indicazioni Nazionali del primo ciclo di istruzione, cioè dalla scuola dell’infanzia alle scuole superiori di primo grado

“Spazio al latino - come opzione - fin dalle scuole medie, abolizione della geostoria alle superiori, centralità allo studio della letteratura italiana, più spazio alla storia e ai popoli italici. Sono in arrivo le Nuove Indicazioni Nazionali per la scuola, ovvero i nuovi programmi, messi a punto da una Commissione incaricata dal ministro per l'Istruzione, Giuseppe Valditara. Le novità, che saranno introdotte nell'anno scolastico 2026-27, sono state anticipate da Il Giornale.
Obiettivo della riforma
Dopo oltre cento consultazioni con associazioni di genitori, di categoria e comitati studenteschi, la Commissione chiamata a sostenere il ministero nella stesura dei nuovi programmi ha dato corpo al progetto che verrà poi attuato con un decreto nel mese di marzo. Obiettivo della Riforma , secondo Valditara, è di “prendere il meglio della nostra tradizione per costruire il futuro”, soprattutto in luce del recente rapporto Piaac secondo cui il 35% degli adulti italiani tra i 16 e 65 anni è analfabeta funzionale e non riesce a capire frasi semplici. Per questo uno dei punti focali della riforma è il miglioramento delle competenze linguistiche degli studenti delle elementari e medie a partire da una maggiore valorizzazione della letteratura e della grammatica.
La letteratura
Il ministro ha annunciato una serie di novità che avranno un impatto significativo sul curriculum scolastico, a partire da una maggiore valorizzazione della letteratura e della grammatica. Fin dalla scuola primaria, infatti, si punterà a rafforzare l’amore per la lettura e la scrittura, strumenti essenziali per lo sviluppo linguistico. Si punta all’introduzione di filastrocche, scioglilingua e testi più semplici all’inizio del percorso scolastico, da imparare anche a memoria: “Dobbiamo riprendere questa grande scuola della memoria, con testi più semplici all’inizio, anche filastrocche, scioglilingua e altro. Poi già alle elementari i primi accenni di epica classica, mitologia greca e orientale ma anche le saghe nordiche.
Lo studio della grammatica
Dobbiamo coltivare la fantasia, la capacità di stupirsi dei ragazzi, le suggestioni profonde ma senza perdere per strada la grammatica e lo studio della regola. La cultura della regola inizia dallo studio della grammatica. In particolare, è importante trasmettere all’allievo, fin dall’inizio, la consapevolezza del valore della correttezza linguistica e formale, dell’ordine e della chiarezza nella comunicazione. La chiarezza deve essere presentata come una forma di autocontrollo e anche di un doveroso impegno verso l’altro”.
La storia
Un altro punto centrale riguarda l’insegnamento della storia. Con la decisione di abolire la geostoria nelle scuole superiori (geografia e storia torneranno ad essere due materie separate), si punta a ridare centralità alla narrazione storica, favorendo una comprensione più profonda degli eventi che hanno segnato l’evoluzione del nostro Paese e dell’Europa. Sarà, infatti, enfatizzato lo studio della storia d’Italia, delle civiltà classiche come quella romana e greca, e delle origini del Cristianesimo. Il tutto senza sovrastrutture ideologiche, per una visione più oggettiva e critica del passato.
Musica
Inoltre, dalla prima elementare, si avvicineranno i bambini alla musica.
Le novità alle medie: latino dalla seconda
La riforma della scuola, sempre su proposta della commissione voluta da Valditara, reintroduce poi la possibilità di inserire il latino a partire dalla seconda media. Studiare il latino, ha sottolineato Valditara, "vuol dire andare alle radici della lingua italiana e del significato delle parole”.
L’epica in forma moderna
Oltre al latino, alle medie arriva l’epica in forma moderna, con la saga di Percy Jackson, che si affianca comunque a Omero e Virgilio. Secondo quanto riporta Il Giornale, La commissione di esperti che ha assistito il ministero sostiene anche la visione di film e la lettura di romanzi a fumetti per agevolare la comprensione. Restano Verne e Stevenson, ma si aggiunge Stephen King. L'obiettivo? Che i ragazzi "imparino ad apprezzare testi scritti e ne parlino con competenza e se possibile con piacere", come spiegato dalla commissione.
Abolita geo-storia alle superiori
Verrà poi abolita la geo-storia alle superiori e ridata centralità alla narrazione di quel che è accaduto nel nostro Paese. "La storia diventa la scienza degli uomini nel tempo. L'idea è di sviluppare questa disciplina come una grande narrazione, senza caricarla di sovrastrutture ideologiche, privilegiando inoltre la storia d'Italia, dell'Europa, dell’Occidente”, afferma Valditara.
La precedente riforma del voto in condotta
A settembre era stata approvata un'altra riforma in ambito scolastico, quella del voto in condotta. Il provvedimento aveva introdotto la bocciatura con il 5 in condotta e aveva fatto ritornare la valutazione numerica sul comportamento alle medie. Solo alle elementari si prevede l'espressione con giudizi sintetici della valutazione periodica a decorrere dall'anno scolastico 2024/2025.