Nuovo allerta meteo, nelle Marche torna la paura. I sindaci: "Restate in casa e salite ai piani alti"

Prosegue senza sosta il lavoro dei soccorritori dopo l’alluvione che ha seminato morte e distruzione. All’appello manca anche un bambino

TiscaliNews

Con la nuova allerta meteo, è tornata la paura nelle Marche alluvionate. Ed i sindaci hanno invitato la cittadinanza a restare in casa e salire ai piani alti. Il livello di allarme è giallo, il più basso di una scala di 3, ma dopo la bomba d'acqua che ha fatto 11 morti, la prudenza non è mai troppa. Il sabato è tuttavia passato senza ulteriori disastri. I vigili del fuoco hanno individuato il corpo di uno dei tre dispersi nell'alluvione che ha colpito la zona di Senigallia nella serata di giovedì. Il corpo, che dovrebbe essere di un uomo, è stato individuato nella zona di Serra dei Conti. Al momento mancano all'appello: il piccolo Mattia, di 8 anni, Brunella Chiù, la 56enne che era in auto con la figlia, e un 47enne di Arcevia, la cui auto è stata trovata nel fiume Misa.

Intanto, il capo della Protezione civile Fabrizio Curcio ha firmato l'ordinanza per i primi interventi urgenti (stanziati 5 milioni di euro): il presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, è stato nominato commissario delegato; disposto un contributo di autonoma sistemazione tra 400 e 900 euro alle famiglie con la casa danneggiata; decisa anche la sospensione dei mutui.

Si è poi fatto sentire il Papa

"La drammatica alluvione nelle Marche, che ha provocato lutti, rovine e dolore in tutto il Paese - le parole di Francesco - rappresenta l'ulteriore conferma che la sfida del clima merita la stessa attenzione del Covid e della guerra". In mattinata nuvole nere e di nuovo pioggia nell'area di Senigallia (Ancona), dove le esondazioni di fiumi e torrenti hanno causato i maggior danni. Le precipitazioni si sono intensificate nel pomeriggio ed il sindaco, Massimo Olivetti, ha diramato un'ordinanza: "lasciate i piano terra e salite ai piani superiori, non sostate sotto piante o stabili pericolanti e se potete restate in casa", si legge. "Quello che è accaduto giovedì sera, ma anche nel 2014 - ha detto Olivetti - ci deve suggerire di adottare sempre tutte le precauzioni del caso e non dare nulla per scontato".

L'ordinanza ha coinvolto pure i centri commerciali delle aree alluvionate. Preoccupa inoltre una falla nell'argine destro del fiume Misa, all'altezza del quartiere di Borgo Molino, già inondato due giorni fa. Si tratta di una rottura di dimensioni limitate a circa 1,5 metri che potrebbe però, in caso di nuova piena, creare altri guai. Nella zona di Fabriano (Ancona) danni alla Ariston, che da ieri è stata costretta a fermare gli impianti nel sito di Genga per via degli allagamenti subiti a causa delle forti piogge. Al momento, non è ipotizzabile una ripresa a pieno regime della produzione. Traffico dei treni bloccato tra mezzogiorno e le 13 tra Pesaro e Fano lungo la linea ferroviaria Adriatica a causa dell'urto di un Frecciarossa con la staccionata di recinzione della rete ferroviaria, divelta dal vento e caduta sulla rotaie. La circolazione è poi ripresa a velocità ridotta e su un solo binario, con ritardi e rallentamenti. Tecnici Rfi al lavoro per ripristinare completamente la linea.

Mentre si contano i danni, si mette in moto la macchina della ripresa

Dopo lo stato di emergenza dichiarato venerdì dal Consiglio dei ministri, è arrivata l'ordinanza di Curcio che dispone i primi interventi urgenti che il commissario delegato Acquaroli dovrà definire, anche ricorrendo ai poteri straordinari previsti dalla normativa. Il presidente delle Marche dovrà sottoporre entro 30 giorni il suo Piano all'attenzione del capo della Protezione civile. Le misure, da realizzare "anche con procedure di somma urgenza", hanno l'obiettivo di assistere la popolazione colpita e ripristinare servizi pubblici ed infrastrutture. Il Commissario assegnerà alle famiglie che hanno avuto danneggiata la propria abitazione un contributo di 400 euro mensili per i nuclei monofamiliari, fino ad un massimo di 900 euro per i nuclei composti da 5 o più unità.

"Abbiamo centinaia di uomini e donne del volontariato di protezione civile e delle strutture operative al lavoro sul territorio - ha spiegato Curcio - ma in momenti difficili come questi è importante anche dare velocemente al territorio un quadro normativo di riferimento". L'Abi, da parte sua, aveva chiesto le banche a sospendere i mutui nelle aree colpite, mentre la famiglia degli imprenditori Della Valle ha messo a disposizione della Regione 1 milione di euro per assistere i marchigiani ed ha rivoto un appello "a tutto il mondo delle imprese chiedendo di sostenere ed aiutare in tutti i modi possibili le persone e i territori che sono stati duramente colpiti".