Rapina in villa, Baggio racconta la notte di terrore: "Erano in sei. Volevo difendere la mia famiglia ma mi hanno colpito"
L’ex numero 10 confessa: “Non riesco a dimenticare quella sensazione di impotenza. Ora non provo paura, ma tanta rabbia”
"Era appena iniziato l'intervallo della partita. Improvvisamente mi sono trovato davanti questi individui con i passamontagna. Pensavo fossero solo in due, per questo li ho affrontati". Roberto Baggio racconta i momenti di terrore che ha vissuto giovedì scorso insieme alla sua famiglia quando sono stati presi ad ostaggio nella loro abitazione di Altavilla Vicentina (Vicenza), da dei delinquenti armati di pistola.
Baggio: "Non provo paura ma tanta rabbia"
Intervistato da Repubblica, l 'ex pallone d’oro che appare con una vistosa fascia in testa a coprire la ferita provocata dal calcio di una pistola rivela: "Ho tentato di colpirli per difendere mia moglie e i miei figli, ma dopo sono arrivati anche gli altri: prima altri due, poi un quinto. Inoltre ho visto che fuori c'era un'altra persona, il palo. Mi hanno immobilizzato e colpito. Sono finito a terra. Non riesco a dimenticare quella sensazione di impotenza. Ora non provo paura, ma tanta rabbia. In simili circostanze può accadere di tutto, e per fortuna la violenza subita ha generato solo alcuni punti di sutura, lividi e molto spavento - ha aggiunto il campione che ha concluso: l'aggressione è stata fulminea, ora potenzieremo ulteriormente i sistemi di rilevazione in tutto il perimetro".
Il cognato: “Mia sorella è ancora molto provata”
Sulla terribile rapina si è espresso anche il cognato di Roberto Baggio, Diego Fabbi che è il fratello di Andreina, a sua volte moglie dell’ex giocatore. Ha raccontato di come la sorella sia ancora molto provata e che durante l’aggressione vi era anche la suocera di Baggio: “Non hanno capito da dove sono entrati. Quel che è certo, è che hanno picchiato proprio forte Roberto”, ha concluso