“Quando entravo in treno e la gente cambiava vagone”: il racconto della ragazza che puzza di pesce
La giovane che oggi ha 30 anni ha scoperto di soffrire di una rara malattia, la trimetilaminuria (TMAU), solo da grande
Convivere con la puzza di pesce addosso non è certamente facile. Lo sa bene Erica che ha deciso di raccontare la sua storia a Le Iene anche per aiutare le persone che non sanno di soffrire di questa sindrome. “Tutti quanti tra amici parlavano di igiene personale”, racconta la giovane, che ogni volta si sentiva presa in causa. Dalla quinta elementare lei già pensava al suicidio.
Tenuta alla larga da tutti
“In classe venivo isolata dagli altri bambini e con il passare degli anni le situazioni di imbarazzo e di disagio sono aumentate - rivela la ragazza che aggiunge - ero in treno e la gente cambiava vagone. In ufficio poi, quando entravano nella stanza anche in inverno aprivano le porte”. La giovane che oggi ha 30 anni ha scoperto di soffrire di una rara malattia, la trimetilaminuria (TMAU), solo da grande. “Non c’era il coraggio di dirmi direttamente cosa accadeva”, racconta la ragazza.
La scoperta della malattia
Tutto andò avanti senza capire perché tutti volevano starle lontani fino a quando un suo ex fidanzato le disse per la prima volta di sentire uno strano odore, simile alla puzza di pesce. “Fece molta fatica”, commenta Erica che grazie alla sincerità dell’ex con l’atteggiamento giusto è riuscita ad avere le prime risposte grazie ad un centro di ricerche dell’Università di Messina, l’unico centro in Italia che si occupa di questa sindrome metabolica: “Finalmente ho dato un nome alla mia sofferenza, e non sono pazza soprattutto”, ha commentato la Erica che finalmente grazie alle cure e a una alimentazione controllata è riuscita in parte a mettere fine ad un incubo.