Progetto Legalità e Merito, alla Luiss la cerimonia conclusiva
Roma, 7 giu. (askanews) - Stimolare il dialogo tra studenti universitari e liceali, contrastare la povertà educativa e favorire la trasmissione dei valori della legalità, della lotta alla corruzione, del rispetto reciproco, della tutela dell'ambiente e della cultura, promuovendo il talento di ciascuno. Si è svolta alla Luiss Guido Carli, con la partecipazione del ministro dell'Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara, il Ministro dell'Università e della Ricerca Anna Maria Bernini, e del ministro della Giustizia Carlo Nordio, collegato in video. Tra i presenti anche il Vice Presidente del Consiglio Superiore della Magistratura Fabio Pinelli, il Procuratore Nazionale Antimafia e Antiterrorismo Giovanni Melillo e il Presidente dell'Autorità Nazionale Anticorruzione Giuseppe Busia.
"Per la prima volta si parla con il linguaggio dei giovani. Non siamo noi che insegniamo, ma sono i ragazzi che ci incontrano e ci suggeriscono le loro idee fresche, originali, bellissime, diverse le une delle altre sul tema della legalità. È un esercizio straordinario che arricchisce noi prima ancora che loro".Dalla tutela del paesaggio al contrasto del malaffare, dall'uso responsabile del web alla lotta alla corruzione, dall'integrazione e la cittadinanza europea allo sfruttamento della persona e dei beni comuni, anche quest'anno studentesse e studenti di tutta Italia hanno affrontato negli incontri molteplici spunti sul contrasto all'illegalità con una guida d'eccezione, gli "Ambasciatori della Legalità" della Luiss. "L'importanza di questo progetto per me è stata duplice come la mia esperienza, visto che ho partecipato sia un anno quando ancora frequentavo il liceo e adesso che sono iscritto alla Luiss mi sono di nuovo proposto".Oltre 170 studentesse e studenti della Luiss hanno preso parte all'edizione. Tre i progetti premiati: il video "Suoni e colori che hanno spento la mia vita", del liceo "V. Capalbi" di Vibo Valentia, una storia di speranza dedicata al riscatto di una ragazza con sindrome di Hikikomori; il lavoro dell'Istituto Penale per i Minorenni di Bari, "La stanza degli affetti" che, con un video, lancia la proposta di creare un luogo dove i giovani detenuti possano incontrare più agevolmente le famiglie e gli amici; e l'audiolibro "Uniti nelle diversità" dell'I.I.C. "S. Livi" di Prato, che evidenzia l'importanza di creare classi scolastiche in grado di favorire l'inclusione, per promuovere i principi della cittadinanza europea tra culture e nazionalità diverse.