La Primavera si traveste da inverno. Ecco fino a quando dureranno freddo, neve e pioggia
L'aria artica piombata sull'Italia ha riportato indietro il calendario: è aprile, ma sembra gennaio. Le città di pianura sono sferzate da una pioggia sottile e da vento gelido,
L'area di bassa pressione che si è insediata sull'Italia continuerà a essere alimentata da correnti fredde e instabili almeno fino alla giornata di venerdì. Questo significa che fino al giorno 26 ci saranno ancora occasioni per piogge, temporali e date le basse temperature anche nevicate sui rilievi. Solo successivamente lo spostamento dell'asse di saccatura verso l'Europa occidentale richiamerà verso il nostro territorio correnti più miti e a prevalente curvatura anticiclonica con tempo più stabile, anche se non mancherà qualche insidia. Ma vediamo subito il tempo che ci aspetta per i prossimi giorni.
Mercoledì
Nella giornata di mercoledì il vortice di bassa pressione sarà ancora centrato sull'Italia con un minimo sul medio alto Adriatico. Quindi ci aspetta ancora instabilità su parte del Nord, soprattutto Nordest ed Emilia Romagna, gran parte del Centro e parte del Sud, soprattutto l'area tirrenica con rovesci e temporali. Naturalmente avremo ancora delle nevicate sui rilievi fino a quote collinari. Maggiori schiarite interesseranno il Nordovest e il basso Adriatico. Le temperature potranno far registrare una ulteriore diminuzione al Sud mentre la ventilazione sarà tesa a tratti forte dai quadranti occidentali.
Giovedì
Giovedì 25 aprile, prima giornata del lungo ponte, il vortice si allontanerà verso l'Europa orientale, ciò favorirà una maggiore variabilità sulla Penisola con schiarite anche ampie ma ancora con occasione per qualche rovescio o temporale, più probabile sulle zone interne delle regioni centro meridionali e nel pomeriggio. Attesa ancora qualche nevicata ma a quote di montagna e più isolata. In serata l'instabilità dovrebbe attenuarsi ovunque. Le temperature potranno far registrare un lieve e contenuto aumento ma resteranno ancora diffusamente sotto media. La ventilazione sarà ancora prevalentemente occidentale.
Venerdì
Nella giornata di venerdì 26 aprile, seconda giornata del lungo ponte, pur se con un parziale aumento della pressione al Sud l'Italia si troverà ancora inserita in un letto di correnti umide sud occidentali con possibilità di altre piogge e rovesci al Nord e sulle regioni centrali tirreniche, forse fino alla Campania. Ancora qualche nevicata, prevalentemente sulle Alpi. Le temperature faranno registrare un primo aumento al Sud. La ventilazione sarà prevalentemente sciroccale.
Il weekend
Se la prima parte del ponte della Liberazione sarà ancora caratterizzata da condizioni instabili su diverse regioni, il weekend che lo concluderà sarà invece molto diverso. Lo sbilanciamento della saccatura atlantica sull'Europa occidentale richiamerà sul bacino centrale del Mediterraneo correnti molti miti, persino calde nord africane a prevalente curvatura anticiclonica. In sostanza ritorna l'anticiclone africano anche se la sua risalita verso l'Italia si affiancherà alle correnti umide e cicloniche che porteranno maltempo non molto lontano da noi, sulla Penisola Iberica. Per questo motivo i modelli matematici ritengono che all'interno di un contesto prevalentemente stabile e soleggiato non mancheranno delle situazioni di instabilità. Dove?
La zona più esposta al rischio di temporali, che dati i contrasti termici potrebbero risultare anche intensi sarà il Nordovest ma sono in bilico anche i settori alpini e prealpini del resto del Nord e forse una parte del Centro, questo soprattutto nella giornata del 27 mentre per domenica 28 sembra che il rischio sia solo per il Piemonte occidentale e la Valle d'Aosta. In realtà è tutto molto sul filo nel senso anche anche piccole oscillazioni verso est o verso ovest della saccatura potrebbero comportare scenari diversi per il Nord, mentre in linea di massima per il Centro e il Sud salvo qualche possibile insidia per la Toscana la situazione dovrebbe essere libera da grosse incertezze.