Niente freddo ma temperature miti: meteo al "rovescio" nei Giorni della Merla. Pioggia ma con clima non freddo.
Anche se è in arrivo una perturbazione con pioggia e neve in quota, le temperature non scenderanno. Anzi, sono destinate a salire e l'aumento riguarderà anche le regioni del Nord

Quest’anno non ci saranno i classici Giorni della Merla. Secondo la tradizione negli ultimi tre giorni del mese di gennaio dovrebbe fare freddo invece sta succedendo il contrario, sembriampo quasi in primavera. Anche se è in arrivo una perturbazione con pioggia, neve in quota e raffiche di vento fino a 90km/h, le temperature non scenderanno. Anzi, sono destinate a salire e l'aumento riguarderà anche le regioni del Nord.
La giornata di mercoledì segnerà l'ingresso ufficiale nei giorni della merla, 29, 30, 31 che la tradizione popolare vuole come i più freddi dell'anno. La leggenda tramandata da generazioni stabilisce anche che se i giorni della merla sono caratterizzati da clima mite l'inverno durerà a lungo. Non sappiamo se l'inverno sarà lungo ma sappiamo che gli ultimi tre giorni di gennaio non saranno freddi come vorrebbe la tradizione.
Questo perché l'Italia sarà ancora interessata da una massa d'aria di matrice atlantica trasportata sul Mediterraneo dalle perturbazioni dei giorni scorsi. In particolare quella che sta transitando in queste ore sulla Penisola lascerà ancora un'eredità sul nostro paese per la giornata di mercoledì, poi avremo a che fare con un vortice mediterraneo che sprofonderà sul nord Africa influenzandoci poco o nulla. Ecco allora come andrà:
Mercoledì
Nord poco o parzialmente nuvoloso con qualche addensamento più corposo sul Friuli ma senza fenomeni. Centro, irregolarmente nuvoloso nella prima parte della giornata con qualche breve piovasco sulle regioni tirreniche, meglio sull'Adriatico e dal pomeriggio tende a migliorare ovunque. Sud, variabilità su Sardegna e Campania con fenomeni sporadici, più nubi tra Sicilia, Calabria, Basilicata e Salento specie dal pomeriggio con rovesci. Temperature stazionarie, venti tesi tra Ovest e NO, meridionali su Ionio e Adriatico. Mari mossi.