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Sei anni fa la tragedia del ponte Morandi. Mattarella: "Accertare responsabilità". La lettura dei nomi delle 43 vittime: video di TeleNord

Erano le 11,36 della mattina del 14 agosto del 2018 quando venne giù la struttura stradale, schiantandosi sulle case. E' ancora in corso il processo, 11 persone alla sbarra

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Le sirene del porto e le campane delle diocesi hanno colmato il minuto di silenzio delle persone presenti nella radura della memoria, momento culmine della cerimonia di commemorazione delle 43 vittime di Ponte Morandi. Proprio in quell'istante, chiuso da un lungo applauso, sono state gettate nel Polcevera 43 rose bianche. Rose bianche e rosse nelle tre corone di fiori della Presidenza della Repubblica, del Senato e del Consiglio dei ministri oltre a quella d'alloro dei familiari delle vittime sono state collocate, dal viceministro Edoardo Rixi con Egle Possetti, presidente del Comitato ricordo vittime Ponte Morandi, vicino alla targa che reca il nome delle 43 vittime di Ponte Morandi nella radura dove si è svolta la cerimonia di commemorazione del sesto anniversario del crollo di Ponte Morandi che, a Genova, portò alla morte 43 persone, il ferimento di altre 16 e 566 sfollati.

Mattarella: "Accertare le responsabilità"

"Desidero unirmi alla commemorazione delle vittime del crollo del Ponte Morandi, a Genova". Così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel messaggio inviato al sindaco di Genova. "Auspico che il lavoro delle autorità preposte si svolga con l'efficacia e la prontezza necessarie a ogni sentimento di giustizia - ha aggiunto - il tempestivo processo di ricostruzione del collegamento tramite il Ponte Genova San Giorgio non costituisce, infatti, attenuante per quanto accaduto. In questa giornata di cordoglio e di memoria la Repubblica esprime vicinanza ai familiari delle 43 vittime, unitamente a un profondo sentimento di solidarietà alla Città", conclude Mattarella.

Meloni: "Oggi ci sentiamo un po' tutti genovesi, onoriamo le vittime"

"Memoria, rinascita, giustizia. Sono trascorsi sei anni dalla catastrofe del crollo del Ponte Morandi, che il 14 agosto 2018 ha sconvolto Genova, la Liguria e la nazione intera. Oggi onoriamo le 43 vittime di quella tragedia e ci stringiamo, con la mente e con il cuore, ai loro famigliari e ai loro cari", ha scritto la premier Giorgia Meloni in una nota. "Oggi ci sentiamo un po' tutti genovesi, figli di una città fiera e orgogliosa che è stata moralmente piegata e fisicamente spezzata in due, ma che da allora ha saputo anche rialzarsi e andare avanti", ha aggiunto. "Ma quel Ponte - ha spiegato - ricorda alla nazione le tante, troppe, domande rimaste ancora senza risposta. Fare giustizia e individuare le responsabilità per ciò che è accaduto, accertando una volta per tutte colpe e omissioni, è un dovere morale, oltre che giudiziario". "Rinnoviamo l'auspicio - prosegue la premier - che l'iter giudiziario possa concludersi nel più breve tempo possibile perché Genova, la Liguria e l'Italia aspettano di conoscere la verità processuale su ciò che è accaduto". La presidente del Consiglio sottolinea inoltre come il capoluogo ligure abbia saputo andare avanti. "Genova - aggiunge Meloni - è rinata, più forte e più caparbia di prima. Il Ponte San Giorgio, la cui costruzione ha segnato un modello di efficienza, innovazione e capacità ingegneristica, è uno dei simboli più potenti di questo nuovo corso".

Il crollo

Erano le 11:36 di una sonnolenta mattina agostana. Il 14 agosto del 2018, d'improvviso, una tragedia immane avrebbe toccato per sempre la città di Genova e l'Italia intera. Il ponte Morandi, fiore all'occhiello dell'architettura italiana, veniva giù. Mai si potranno dimenticare le 43 vittime, le miglia di sfollati e i quartieri distrutti. Ad emergere sono stati i problemi strutturali delle nostre autostrade, date in concessione ai privati, e spesso private della seppur minima manutenzione. 

Udienza l'11 settembre, 11 alla sbarra

E' attesa per l'11 settembre la ripresa del maxiprocesso con la conclusione dei controesami dei consulenti di Aspi e Spea. 58 gli imputati. Tra la prima udienza celebrata il 7 luglio 2022 e l'ultima (16 luglio 2024), sono state effettuate 170 udienze. Tra testimoni del pm e delle difese, consulenti tecnici del Pm e delle difese, periti e imputati sono state ascoltate 324 persone. 16069 sono le pagine in cui sono state trascritte le udienze dibattimentali. Sono numeri importanti che non verranno dimenticati, per la commemorazione organizzata in collaborazione con il Comitato Parenti Vittime del Ponte Morandi.

Le celebrazioni

La cerimonia ha preso il via alle 9 quando nella chiesa parrocchiale di San Bartolomeo della Certosa, con la celebrazione  della messa officiata dall'arcivescovo di Genova, monsignor Marco Tasca. Poi c'è stato l'arrivo, alla Radura della Memoria, dei partecipanti alla camminata in ricordo delle vittime con i sindaci di Masone, Rossiglione e Campoligure e 43 bambini. Quindi sempre nella Radura della Memoria, c'è stata la cerimonia in ricordo delle vittime del crollo alla presenza del sindaco di Genova Marco Bucci, dell'imam Salah Hussein, del prefetto di Genova Cinzia Torraco, del governatore ad interim di Regione Liguria Alessandro Piana e del viceministro alle Infrastrutture e Trasporti Edoardo Rixi, che avrà la delega della presidenza del Consiglio dei Ministri.

Le corone di fiori, un minuto di silenzio

Rose bianche e rosse nelle tre corone di fiori della Presidenza della Repubblica, del Senato e del Consiglio dei ministri oltre a quella d'alloro dei familiari delle vittime sono state collocate, dal viceministro Edoardo Rixi con Egle Possetti, presidente del Comitato ricordo vittime Ponte Morandi, vicino alla targa che reca il nome delle 43 vittime di Ponte Morandi nella radura dove è iniziata la cerimonia di commemorazione del sesto anniversario del crollo di Ponte Morandi che, a Genova, portò alla morte 43 persone, il ferimento di altre 16 e 566 sfollati. Prima degli interventi delle autorità, sul palco l'orchestra del Teatro Carlo Felice eseguirà il Requiescant in pace per tre strumenti: Guido Ghetti, oboe solista, Giovanni Battista Fabris, violino solista e Riccardo Agosti, violoncello solista tutti del Carlo Felice. A seguire salirà sul palco Gianni Andreoli dell'associazione "Noi per Voi Valle Stura Masone" con una rappresentanza di bambini che porteranno alcuni doni ai parenti.

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