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Poliziotto ferito a Milano, pm: "Aggressore è estremamente pericoloso" La Procura chiede il carcere. Aveva ventidue alias

Il vice ispettore, Christian Di Martino, raggiunto da tre fendenti alla schiena, è stato operato d'urgenza a causa di un'emorragia per la lesione di alcuni organi. L'uomo era stato già arrestato nel 2002

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Hasan Hamis, il 37enne marocchino irregolare che la scorsa notte ha ferito gravemente a coltellate il viceispettore della Polizia Christian Di Martino, è una persona estremamente pericolosa e violenta e che di fronte alle forze dell'ordine scatena ancora di più i suoi istinti aggressivi. Con queste motivazioni la Procura di Milano ha chiesto al gip che l'aggressore resti in carcere, evidenziando tra le esigenze cautelari, e a seguito delle indagini della Polizia, il pericolo di reiterazione del reato.

Le accuse

Hamis è accusato di tentato omicidio, resistenza a pubblico ufficiale aggravata, lesioni nei confronti di altri due agenti intervenuti, porto del coltello (lungo 30 centimetri con lama di 20) e false attestazioni sull'identità, perché, come segnalato dal pm di turno, in occasione dei vari controlli delle forze dell'ordine in questi anni si è presentato con almeno 22 alias diversi.

La ricostruzione dell'aggressione

Il pm ricostruisce anche la sua azione violenta nei confronti dei passanti, contro i quali ha lanciato numerosi sassi presi dalla massicciata ferroviaria al binario 12 della stazione di Lambrate, colpendo anche una donna, ferita per fortuna lievemente, prima dell'intervento del viceispettore e di altri agenti. Dalla ricostruzione degli atti emerge che, prima che i poliziotti riuscissero a fermarlo, il 37enne stava lanciando pietre dal binario 12 in modo violento e in tutte le direzioni.

La testimonianza

Una donna di 55 anni ha raccontato a verbale che, verso le 23.30 di ieri, mentre stava andando al lavoro lungo via Viotti, vicino alla stazione, è stata improvvisamente colpita alla tempia da un sasso di grosse dimensioni. Sanguinante e molto frastornata è rimasta sul marciapiede e per fortuna, ha spiegato ancora, alzando lo sguardo ha visto degli agenti che le hanno indicato un punto dove andarsi a riparare nelle vicinanze. Prima di intervenire e bloccare il 37enne, infatti, i poliziotti sono riusciti anche a far allontanare altre persone che potevano essere colpite. La stessa donna ha riferito che, dopo essersi messa al riparo, è svenuta ed è stata subito soccorsa. E' stata poi medicata con tre punti di sutura in ospedale.

L'intervento degli agenti

Tra l'altro, negli atti si segnala anche che gli altri poliziotti sono riusciti a disarmare in modo molto tempestivo l'uomo, dopo che aveva sferrato le tre coltellate a Di Martino, col coltello che teneva nascosto nella manica della giacca. Gli hanno strappato il coltello dalle mani e lo hanno spezzato e gettato via, salvando il collega. Gli agenti intervenuti per bloccarlo, in precedenza, avevano dovuto anche inseguirlo mentre correva al centro dei binari. Le scariche elettriche del taser erano state neutralizzate dall'abbigliamento che il 37enne indossava. Così il viceispettore ha dovuto raggiungerlo velocemente alle spalle per farlo cadere a terra. Ed è stato accoltellato alla zona lombare e addominale, ferite che hanno causato una grave emorragia interna.

Operato per 7 ore

Il poliziotto è stato trasportato in condizioni gravi all'ospedale Niguarda dove è stato operato d'urgenza a causa di un'emorragia per la lesione di alcuni organi. Dopo l'intervento,durato sette ore, rimangono critiche ma stabili le condizioni del viceispettore. L'agente è stato colpito tre volte con un coltello da cucina con una lama di 20 centimetri. Due le ferite gravi a un rene e al duodeno tanto che è stato necessario l'intervento d'urgenza.  Durante l'operazione Christian Di Martino ha avuto cinque arresti cardiaci (sono state usate quaranta sacche di sangue e trenta di plasma). Attualmente ha anche un edema polmonare. Sarà spostato in terapia intensiva con prognosi riservata.

Aggressore già arrestato nel 2002

L'aggressore, Hasan Hamis,  è stato arrestato con l'accusa di tentato omicidio. L'uomo è risultato presente in banca dati con numerosi alias. Il 37enne con precedenti per rapina aggravata, furto, lesioni personali, stupefacenti e sequestro di persona, è stato condannato  per reati di droga e contro il patrimonio per i quali, dal 2013 al 2020, è stato più volte detenuto nella Casa circondariale di Poggioreale a Napoli e di Ariano Irpino (Avellino). Il 37enne era stato arrestato e fotosegnalato per la prima volta in Italia il 18 dicembre del 2002 a Napoli e, da allora, è rimasto in Italia da irregolare. A suo carico, il prefetto di Napoli aveva adottato due provvedimenti di espulsione nel 2004 e nel 2012; così il prefetto di Avellino, a luglio 2023 quando, poiché non c'era disponibilità di posti nel Cpr, era stata data esecuzione mediante Ordine del questore di Avellino di lasciare l'Italia entro sette giorni. Infine lo scorso 5 maggio il 37enne è stato fermato alla stazione di Bologna dove la polizia ferroviaria lo ha denunciato per il possesso di un rasoio con il quale avrebbe minacciato loro e alcuni passeggeri a bordo di un treno.

Da Consolato Marocco esito negativo su identificazione

Il 37enne, non aveva mai dato segni di presenza nella provincia milanese ed è stato rintracciato e controllato per lo più in Campania. L'Ufficio Immigrazione della Questura di Avellino aveva attivato, nel 2021, le procedure di identificazione al Consolato marocchino, con esito negativo, in quanto la richiesta non aveva avuto riscontri dall'Autorità diplomatica marocchina. Il 5 maggio scorso, infine, è stato denunciato per resistenza a pubblico ufficiale dagli agenti della Polizia Ferroviaria di Bologna. 

Piantedosi segue con apprensione

"Il ministro dell'interno, Matteo Piantedosi, segue con apprensione l'evolversi delle condizioni di salute del vice ispettore della Polizia". Lo fa sapere il Viminale. Piantedosi è costantemente in contatto con il capo della polizia, a cui ha chiesto di far giungere ai familiari e a tutti i colleghi del poliziotto "la sua commossa vicinanza in questo momento di grande preoccupazione".

Fsp Polizia, politica ora produca fatti

"Viviamo con massima preoccupazione questi drammatici momenti in cui il nostro collega accoltellato a Lambrate lotta in ospedale dopo aver subito un delicato intervento. Preghiamo perché giungano al più presto migliori notizie e vogliamo manifestare tutta la nostra vicinanza ai suoi familiari. Sono quei momenti drammatici in cui si può cadere da un momento all'altro facendo questo difficilissimo lavoro che, purtroppo, non tutti conoscono e comprendono fino in fondo". Così Valter Mazzetti, segretario generale Fsp Polizia di Stato.

Fontana, ennesimo grave episodio a Milano

"Sono in continuo contatto con l'Ospedale Niguarda dove il vice ispettore Christian Di Martino ha ricevuto una lunga e delicata operazione" Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana in merito all'aggressione subita dal poliziotto alla stazione di Lambrate. "È l'ennesimo grave e inaccettabile episodio a Milano per il quale a pagare sono le nostre Forze dell'Ordine impegnate ogni giorno a garantire la sicurezza dei cittadini. La mia vicinanza - conclude il governatore - alla famiglia e ai colleghi della Polizia di Stato. Forza Christian".

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