Omicidio Pierina, perché la nuora Manuela Bianchi è indagata: cos'ha detto nell'interrogatorio
Prima di chiamare il 112, avrebbe incontrato Louis Dassilva, con cui aveva una relazione extraconiugale. L'uomo, dopo averla rassicurata, le avrebbe detto di non urlare, riferendole che nel vano dell’ascensore c’era una donna morta

Manuela Bianchi, nuora di Pierina Paganelli, ha iniziato a raccontare la verità agli inquirenti, fornendo dettagli cruciali sull'omicidio della 78enne avvenuto il 3 ottobre 2023 in via del Ciclamino. Secondo le ultime ricostruzioni, prima di chiamare il 112, la Bianchi avrebbe incontrato Louis Dassilva, il principale indagato, il quale l'avrebbe rassicurata e le avrebbe detto di non urlare perché c’era una donna morta nel vano ascensore. Inoltre, Dassilva avrebbe istruito la donna su chi chiamare e cosa dire per dare l’allarme. Tutto questo sarebbe avvenuto in 4 minuti e mezzo, un dettaglio chiave nell’interrogatorio di ieri.
Interrogatorio fiume: Manuela Bianchi indagata per favoreggiamento
Manuela Bianchi, difesa dall’avvocata Nunzia Barzan, è stata ascoltata dalla Procura di Rimini dal sostituto procuratore Daniele Paci e dal capo della squadra mobile Marco Masia. Inizialmente sentita come persona informata sui fatti, la donna ha mostrato riservatezza, portando gli inquirenti a contestare il reato di favoreggiamento personale, trasformandola così in indagata.
L’interrogatorio è durato 13 ore, fino alle 22:30, tra momenti di pianto, confusione e ammissioni parziali. Secondo quanto emerso, la Bianchi avrebbe avuto una relazione extraconiugale con Dassilva e avrebbe nascosto la verità per paura della moglie di lui, Valeria Bartolucci, sua vicina di casa.
Dichiarazioni secretate e scenari ancora aperti
Gli atti dell’interrogatorio sono stati secretati dalla Procura, ma sembra che Manuela Bianchi non fosse stata informata specificamente della morte di Pierina Paganelli, bensì di una donna generica deceduta. Gli inquirenti, però, ritengono che la sua posizione non sia ancora del tutto chiarita e l’indagine potrebbe riservare ulteriori sviluppi.
Caso Dassilva: richiesta di scarcerazione e nuove perizie
Gli avvocati Riario Fabbri e Andrea Guidi, difensori di Louis Dassilva, stanno valutando la richiesta di scarcerazione alla luce di nuovi elementi, tra cui i risultati dell’incidente probatorio sulla "cam3", la telecamera della farmacia.
Secondo i periti, il soggetto ripreso la sera del 3 ottobre non poteva essere Dassilva, poiché troppo alto rispetto all’imputato. Questo elemento potrebbe rimettere in discussione la custodia cautelare del senegalese, che potrebbe essere ascoltato dal GIP prima di una decisione sulla detenzione preventiva.
I familiari della vittima
I legali dei figli di Pierina Paganelli, Monica e Marco Lunedei, hanno invitato alla prudenza, sottolineando che i risultati della perizia sulla "cam3" non sono definitivi. Hanno inoltre espresso preoccupazione per il presunto coinvolgimento di Manuela Bianchi nel caso. "La famiglia della signora Paganelli sta metabolizzando le indiscrezioni trapelate sull’indagine. Non solo per la questione della 'cam3', ma soprattutto per il possibile ruolo di Manuela Bianchi come favoreggiatrice”, si legge nella nota degli avvocati Lunedei.
Nuovi sviluppi in arrivo
L’indagine non è ancora chiusa e potrebbe portare a nuovi sviluppi nelle prossime settimane. Il giallo dell’omicidio di Pierina Paganelli è ancora lontano dalla soluzione definitiva.