Picchiò il medico e gli disse: "Sei un moscerino sulla mia Porsche". Condannato a un anno e mezzo di carcere
E' accaduto in un pronto so0ccorso milanese nel 2017. Il 52enne, residente a Lugano, ha aggredito il medico provocandogli lesioni gravi. Dovrà pagare anche il risarcimento al sanitario e all'ospedale

Sei come un moscerino sul parabrezza della mia Porsche", gli urlava mentre lo prendeva a spintoni e gli dava botte. Oggi una sentenza del tribunale di Milano lo condanna a un anno e mezzo di reclusione per lesioni aggravate, minacce e interruzione di pubblico servizio. I fatti risalgono al 2017, quando l'uomo, un consulente fiscale 52enne residente a Lugano, aggredì verbalmente e fisicamente il medico Claudio Ciaramella nel pronto soccorso della Clinica Città Studi di Milano dove era in cura sua madre.
"Ti faccio finire a Lampedusa", urlava tra i vari improperi lanciati all'indirizzo del sanitario. Oltre alla condanna a un anno e due mesi, l'aggressore è stato condannato al pagamento di 10mila euro di risarcimento alla vittima e 8mila euro all'ospedale, più il pagamento delle spese legali.
La dinamica: le urla, le spinte, le botte
Durante il processo è emersa la dinamica dei fatti, così come raccontata dal medico e riportata da La Repubblica. "Quando ho saputo dell'arrivo del figlio della signora, l'ho fatto entrare subito", ha raccontato il dottore in aula. "Lui non si è identificato. Io ero seduto, si è avvicinato e minacciosamente mi ha chiesto che farmaci avessi somministrato alla madre. Pensavo di non aver capito bene, gli ho chiesto di ripetere. E mi dice: 'Guardi, mi dica subito quali sono questi farmaci, sennò la faccio sbattere a Lampedusa'". Poi l'esplosione dlela rabbia dell'uomo, difficile da contenere.
"L'ho invitato a sedersi, lui invece ha cercato di colpirmi a pugni. Io mi sono limitato a parare, avevo la scrivania di mezzo. Quando ha capito che non ci riusciva, ha sbattuto con violenza la scrivania contro il muro, buttando anche me contro il muro. Si è lanciato e mi ha stracciato il camice". Il medico racconta anche dell'arrivo dell'infermiera nella stanza, attirata dal trambusto. Racconta che per impedirgli di lanciarsi contro la donna, si è frapposto fra i due venendo spinto contro il muro. E' a quel punto che l'aggressore gli ha sferrato alcuni pugni.