Tiscali.it
SEGUICI

Francesco: "Dopo la pandemia servono nativi digitali liberi dalla febbre dei followers"

Nel suo messaggio per la Giornata Mondiale del 2023 il Pontefice lancia il contrasto alle fake news

Carlo Di Ciccodi Carlo Di Cicco   
Papa Francesco
Papa Francesco (Foto Ansa)

Attenti alle fake news che inquinano la Rete; stare nella vita reale e meno in quella sofisticata e fantasticata dei social. E’ una specie di investitura a contrastarle che Francesco segnala ai giovani per un domani più umano e solidale nel pianeta da salvare. Saranno nativi digitali la maggioranza dei giovani che nel 2023 prenderanno parte alla Giornata Mondiale della Gioventù numero 36 che si svolgerà a Lisbona. A loro nel tempo di pandemia e dell’impazienza per i ritardi nella svolta ecologica, Francesco ha inviato un lungo Messaggio chiedendo di essere testimoni credibili di un bene possibile e necessario anche dopo l’esperienza del Covid 19. In particolare a diventare capaci di autonomia dallo strapotere della Rete e dai social in grado, oggi, con le fake news di condizionare i modelli giovanili di vita prevalenti senza radicamento nella realtà.

Il dialogo con i giovani

Per Francesco dialogare con i giovani non è una moda per tenerli buoni: sono sempre stati soggetti preminenti della sua cura pastorale dedicando loro un singolare sinodo molto innovativo e partecipato. E poi è proverbiale, ormai, il modo dinamico e integrativo del rapporto giovani-anziani considerato da Francesco indispensabile per dare una svolta all’andamento delle cose nel mondo. A tale scopo ha lanciato una giornata mondiale dei nonni e delle nonne, forse per bilanciare quella mondiale della gioventù che si svolge da mezzo secolo ormai. Anche in questo Messaggio i giovani sono pensati dal papa come soggetti con cui condividere la costruzione del mondo nuovo costruito sui parametri della cura per la casa comune e dal lavoro inclusivo dei giovani sottoposti alla precarietà senza fine.

Imparare a camminare insieme

Non più soggetti passivi, semplici ricettori delle decisioni di una politica e di un’economia gestite dagli adulti, ma di pari dignità nel decidere il che fare che riguarda tutti. Ai giovani Francesco propone un camminare insieme anche nel pellegrinaggio spirituale. Li considera testimoni del loro pensare e immaginare e attraverso la testimonianza attiva di vita alla lunga le istituzioni politiche e sociali cambieranno. Lo stesso cristianesimo si è imposto con la testimonianza di vita.
Il Messaggio documenta lo stile comunicativo di Francesco che si rivolge ai giovani quasi riprendendo un colloquio mai interrotto, solo diventato pensoso dall’irruzione della pandemia definita “durissima sfida”. L’invito ad alzarsi per riprendere il cammino tocca il mondo ormai determinante della Rete che va vissuto con prudenza. Occorre viverla con umiltà e verità.

Le storie raccontate nei social

“Oggigiorno – puntualizza il papa - tante “storie” condiscono le nostre giornate, specialmente sulle reti sociali, spesso costruite ad arte con tanto di set, telecamere, sfondi vari. Si cercano sempre di più le luci della ribalta, sapientemente orientate, per poter mostrare agli “amici” e followers un’immagine di sé che a volte non rispecchia la propria verità. Cristo, luce meridiana, viene a illuminarci e a restituirci la nostra autenticità, liberandoci da ogni maschera. Ci mostra con nitidezza quello che siamo, perché ci ama così come siamo”. Il cambiamento di vita che ha segnato san Paolo da persecutore dei cristiani ad apostolo del Vangelo, non è estraneo ai giovani. Essi vivono in una età dove cambiare è possibile.

Le fake news

“Quanta forza e quanta passione vivono anche nei vostri cuori, cari giovani! Ma se l’oscurità intorno a voi e dentro di voi vi impedisce di vedere correttamente, rischiate di perdervi in battaglie senza senso, perfino di diventare violenti. E purtroppo le prime vittime sarete voi stessi e coloro che vi sono più vicini. C’è anche il pericolo di lottare per cause che all’origine difendono valori giusti, ma che, portate all’esasperazione, diventano ideologie distruttive. Quanti giovani oggi, forse spinti dalle proprie convinzioni politiche o religiose, finiscono per diventare strumenti di violenza e distruzione nella vita di molti! Alcuni, nativi digitali, trovano nell’ambiente virtuale e nelle reti sociali il nuovo campo di battaglia, ricorrendo senza scrupoli all’arma delle fake news per spargere veleni e demolire i loro avversari”.

La pandemia

La lotta alla violenza incentivata dalla manipolazione informatica attinge la sua ulteriore urgenza per i guasti del pandemia. “Nel mondo intero si è dovuta affrontare la sofferenza per la perdita di tante persone care e per l’isolamento sociale. L’emergenza sanitaria ha impedito anche a voi giovani – per natura proiettati verso l’esterno – di uscire per andare a scuola, all'università, al lavoro, per incontrarvi... Vi siete trovati in situazioni difficili, che non eravate abituati a gestire. Coloro che erano meno preparati e privi di sostegno si sono sentiti disorientati. Sono emersi in molti casi problemi familiari, come pure disoccupazione, depressione, solitudine e dipendenze. Senza parlare dello stress accumulato, delle tensioni ed esplosioni di rabbia, dell’aumento della violenza”.

Il messaggio di Francesco

Ma Francesco rileva anche il rovescio della medaglia: “Se la prova ci ha mostrato le nostre fragilità, ha fatto emergere anche le nostre virtù, tra cui la predisposizione alla solidarietà. In ogni parte del mondo abbiamo visto molte persone, tra cui tanti giovani, lottare per la vita, seminare speranza, difendere la libertà e la giustizia, essere artefici di pace e costruttori di ponti. Quando un giovane cade,- conclude Francesco - in un certo senso cade l'umanità. Ma è anche vero che quando un giovane si rialza, è come se si risollevasse il mondo intero. Cari giovani, quale grande potenzialità c’è nelle vostre mani! Quale forza portate nei vostri cuori!

 

Carlo Di Ciccodi Carlo Di Cicco   
I più recenti
Bimba muore in ospedale nel Casertano, sequestrate cartelle
Bimba muore in ospedale nel Casertano, sequestrate cartelle
Papa Leone XIV inaugura il pontificato: Una Chiesa unita per un mondo diviso
Papa Leone XIV inaugura il pontificato: Una Chiesa unita per un mondo diviso
Zaia, summit Regioni non va contro il governo di turno
Zaia, summit Regioni non va contro il governo di turno
A. Fontana, si vada verso l'autonomia vera di entrate
A. Fontana, si vada verso l'autonomia vera di entrate
Teleborsa
Le Rubriche

Alberto Flores d'Arcais

Giornalista. Nato a Roma l’11 Febbraio 1951, laureato in filosofia, ha iniziato...

Alessandro Spaventa

Accanto alla carriera da consulente e dirigente d’azienda ha sempre coltivato l...

Claudia Fusani

Vivo a Roma ma il cuore resta a Firenze dove sono nata, cresciuta e mi sono...

Claudio Cordova

31 anni, è fondatore e direttore del quotidiano online di Reggio Calabria Il...

Massimiliano Lussana

Nato a Bergamo 49 anni fa, studia e si laurea in diritto parlamentare a Milano...

Stefano Loffredo

Cagliaritano, laureato in Economia e commercio con Dottorato di ricerca in...

Antonella A. G. Loi

Giornalista per passione e professione. Comincio presto con tante collaborazioni...

Lidia Ginestra Giuffrida

Lidia Ginestra Giuffrida giornalista freelance, sono laureata in cooperazione...

Alice Bellante

Laureata in Scienze Politiche e Relazioni Internazionali alla LUISS Guido Carli...

Giuseppe Alberto Falci

Caltanissetta 1983, scrivo di politica per il Corriere della Sera e per il...

Michael Pontrelli

Giornalista professionista ha iniziato a lavorare nei nuovi media digitali nel...