Auto su asilo, cosa è successo davvero. Il padre del bimbo: "La morte di Tommaso è stata una disgrazia”
Patrizio D'Agostino in un’intervista a Repubblica ha dichiarato di aver perdonato la 38enne che involontariamente ha tolto la vita al bimbo. Lei: "Parole bellissime"

"E' stato un errore umano...una marcia tolta inavvertitamente". In lacrime, disperata, la 38enne ha raccontato al pm Stefano Gallo cosa è accaduto davanti all'asilo Primo Maggio. La donna, conducente della Passat sfrenata dal parcheggio sovrastante che ha travolto i bimbi, ha ricostruito quegli attimi terribili e ha spiegato che oltre ad aver tentato di frenare a mani nude l'auto, è riuscita a mettersi di lato all'ultimo secondo anche lei per non essere investita, ricorda nettamente il grido del figlio che era dentro l'auto: "Mamma!", avrebbe gridato.
Cosa ricorda la donna
L'interrogatorio è durato circa un'ora e mezza. Presenti oltre al sostituto procuratore titolare dell'inchiesta Gallo, il difensore Stefano Valentini, rappresentanti della Squadra Mobile, e in alcune fasi ha presenziato anche il capo della Procura aquilana Michele Renzo. "Ricordo quando ho parcheggiato di aver inserito la prima marcia ma non il freno a mano", ha dichiarato la donna "disperata", assieme a tutta la famiglia per il dolore provocato per la morte del piccolo Tommaso e il ferimento degli altri cinque bimbi. Piangendo la 38enne, che è indagata per omicidio stradale, ha confessato che "mi ha detto mio figlio di aver inavvertitamente tolto la marcia. Mio figlio si è anche ferito nel gettarsi dall'abitacolo".
Il padre del bimbo: "E' stata una disgrazia"
"È stata una fatalità, una disgrazia. Ho perdonato la donna che involontariamente ha tolto la vita al figlio”. A parlare è Patrizio D'Agostino è il padre di Tommaso, il bimbo morto lo scorso mercoledì dopo essere stato travolto da un'auto mentre giocava nel cortile di un asilo all'Aquila. L'uomo in un'intervista a La Repubblica ha detto che la madre dei gemellini non ha colpe. "Non coviamo un senso di vendetta nei confronti di quella donna. Sarà disperata quanto noi, anche la sua vita in fondo è stata rovinata. È giusto darle un abbraccio e farle sentire che abbiamo capito", ha affermato. Intanto la donna, proprietaria dell’auto che ha investito i bambini, apprese le parole del genitore di Tommaso ha risposto tramite il suo avvocato: "Sono parole bellissime. Ci aiutano in questi momenti terribili in cui siamo tutti distrutti. Un po’ ci sollevano. Ringrazio tanto il papà e la mamma di Tommaso. Il nostro pensiero è sempre a loro. La loro tragedia e anche la nostra. Vorremmo tanto che non fosse mai accaduto".
La tragedia
Patrizio D'Agostino ha spiegato al quotidiano come è venuto a conoscenza della tragedia. "Ero sul terrazzo di casa mia, da cui si vede l'asilo di Tommaso, il cortile esterno e i tre tendoni bianchi che fanno ombra, quando all'improvviso ho sentito un boato, un rumore fortissimo. Saranno state le 14.30 circa, mia moglie era già a casa e anche io ero in pausa pranzo. Tommaso il mercoledì esce dopo perché ha l'ora di religione. Sentito quel rumore sono entrato in casa e ho detto a mia moglie che ero preoccupato. 'Credo sia successo qualcosa all'asilo di Tommaso'. 'Ma no, ma figurati, ci avrebbero avvisato, chiamato dalla scuola, stai tranquillo. Ma io tranquillo non riuscivo a stare".
I soccorsi
Arrivato dentro la struttura, D’Agostino era stato tranquillizzato da una maestra e stava tornando a casa, ma poco dopo è sopraggiunta la chiamata che lo avvertiva del dramma. Così ha chiamato la moglie, che lo ha raggiunto, e sono andati insieme sul luogo della tragedia. C’era “un inferno. Ho visto una macchina nel giardino dell’asilo. I pompieri erano riusciti a sollevare la vettura con un sistema ad aria compressa e il mio piccolo Tommaso era lì, con gli occhi chiusi, pallido. Non ho nulla da recriminare ai soccorsi, hanno tentato il tutto per tutto”.
La morte di Tommaso
Arrivati al pronto soccorso ai due genitori è stata comunicata la morte di Tommaso. D'Agostino racconta che lui e la compagna avrebbero dovuto sposarsi in chiesa il 3 luglio, il giorno di San Tommaso. E annuncia che lo faranno comunque, in Comune, "per rispetto a Tommi, perché era una cosa che avevamo deciso proprio per lui, da credenti ci sembrava un dovere farlo per nostro figlio. Ovviamente la cerimonia in chiesa non la faremo. Non è una festa".

Indagata per omicidio stradale
"Le mie figlie hanno visto le drammatiche scene e sono sotto shock: siamo distrutti e addolorati, chiediamo e chiederemo ancora scusa alla famiglia del povero Tommaso e dei bambini feriti". Così la donna indagata per omicidio stradale. "Ho parcheggiato la macchina in pianura, ho inserito la marcia, non mi ricordo di aver inserito il freno a mano", ha poi proseguito la donna madre di tre figli di cui due iscritte alla scuola d'infanzia Primo Maggio. "Io e tutta la mia famiglia non riusciamo a darci pace, questa tragedia segnerà per la vita. Siamo sconvolti, addolorati”.
Il racconto dei testimoni
Ci sono testimoni, riporta Repubblica, che asseriscono di aver visto il figlio dodicenne della donna al posto di guida. Tutto è però ampiamente da verificare, così come l’esame disposto sul sistema frenante dell’auto, una Passat ricevuta in prestito dai parenti, per comprendere se si sia inceppato qualcosa. L'esame sul freno a mano elettronico sarà molto probabilmente uno dei punti centrali della perizia, per capire senza lasciar spazio a dubbi che cosa sia successo in quei drammatici secondi. Infatti, mentre per i freni di tipo meccanico non rimane traccia dell'utilizzo, per quello elettronico si potrebbe in teoria verificare la centralina di controllo.
Migliorano le condizioni di un altro bimbo
"Ho ricevuto un'ottima notizia dall'ospedale pediatrico Bambino Gesù, il bambino rimasto coinvolto nell'incidente dell'asilo a L'Aquila ha lasciato la terapia intensiva. Voglio rivolgere gli auguri al piccolo e alla sua famiglia di pronta guarigione. Ringrazio l'equipe medica del Bambino Gesù e l'intero Servizio sanitario regionale". Lo dichiara l'assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D'Amato.