I pacchi bomba alla sindaca Appendino non sono per nulla rassicuranti: vi spiego chi c'è dietro
Non c’è ancora una rivendicazione ufficiale ma per gli esperti dell’Antiterrorismo le modalità dell’aggressione terroristica sono una firma degli anarcoinsurrezionalisti

Liquidata come un fatto di cronaca nera. Colpisce il silenzio e l’assenza di solidarietà nei confronti della giunta torinese del sindaco Appendino. Un pacco bomba per nulla “giocattolo” le è stato recapitato l’altro giorno. Dopo che, sabato, un corteo di antagonisti, centri sociali, anarchici ha sfidato la città protestando contro la chiusura di un centro sociale e rivendicando l’occupazione di spazi pubblici. Minacciose le scritte contro il sindaco: «Appendino la scorta non ti basta». Irridenti gli striscioni: «Appendino pagliaccia».
È per strumentalizzare quel corteo che gli anarcoinsurrezionalisti probabilmente hanno spedito il pacco bomba alla sindaca. Non c’è ancora una rivendicazione ufficiale ma per gli esperti dell’Antiterrorismo le modalità dell’aggressione terroristica sono una firma: da sempre i pacchi bomba vengono utilizzati dagli anarcoinsurrezionalisti per le loro campagne.
È accaduto agli inizi del decennio scorso con le campagne contro l’Europa (arrivò un pacco bomba anche a casa dell’allora presidente della commissione Ue Romano Prodi, a Bologna), la Bce, le compagnie aeree spagnole. Campagne di solidarietà internazionalista contro la repressione, le carceri, i commissariati e le stazioni dei carabinieri.
Nelle stesse ore del silenzio contro l’attentato terroristico al sindaco di Torino, il sindaco di Roma, Virginia Raggi, in una intervista a un quotidiano ha adombrato il sospetto di essere al centro di un complotto criminale. I roghi dei rifiuti, in un paio di mesi sono stati incendiati due centri di trattamento dei rifiuti, potrebbero essere stati appiccati dalla criminalità. Si potrebbe aggiungere anche i ripetuti guasti alle scale mobili della metropolitana (lo ipotizza il direttore del Fatto, Marco Travaglio) hanno un che di strano.
Rimane il fatto che anche la Raggi si sente bersaglio di poteri criminali. Ed è preoccupante questo silenzio. Il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, esprime solidarietà ai due sindaci della capitale e della ex capitale e rassicura l’opinione pubblica pubblicando i dati sugli episodi intimidatori nei confronti degli amministratori locali. Sono diminuiti: dai 660 del 2017 ai 599 del 2018.
In attesa delle indagini della Procura di Roma sugli incendi dolosi dei centri di raccolta dei rifiuti, Non bisogna sottovalutare Torino. Anche per la vicenda molto esplosiva della Tav. Dopo le Europee, con la decisione della Ue di aumentare il finanziamento europeo per i lavori della Lione-Torino, il governo italiano potrebbe decidere di fare come Ponzio Pilato delegando la decisione al Parlamento, visto che in discussione sono i trattati internazionali che possono essere annullati solo da un voto parlamentare. L’Antiterrorismo guarda a Torino con molta preoccupazione. I pacchi bomba di queste ore non sono per nulla rassicuranti.