Interviene per soccorrere una donna: operaio 31enne muore incastrato. Muore un giovane 23enne in un carrozzeria
E’ accaduto in un condominio di Aci Sant'Antonio, Catania. Il corpo del giovane è stato liberato dai Vigili del fuoco del distaccamento di Acireale
Non si ferma la strage nel mondo del lavoro. Due gli incidente entrambi mortali. L'ultimo in ordine di tempo è successo a Montepulciano, nel Senese: la vittima è un 23enne. L'incidente è avvenuto all'interno di un'autocarrozzeria: il 23enne, da quanto appreso, sarebbe stato colpito al petto da un tubolare in ferro. Da chiarire la dinamica dell'incidente. Il 23enne, originario dell'Aretino, lavorava come operaio per una ditta esterna all'autocarrozzeria.
Morto un altro operaio
Aveva 31 anni Antonio Pistone e ha perso la vita dopo essere rimasto incastrato tra la cabina e la porta di un piano dell'elevatore di un condominio di Aci Sant'Antonio, comune della città metropolitana di Catania in Sicilia. Il giovane era intervenuto in soccorso di una donna rimasta chiusa in ascensore Durante l'intervento è accaduto qualcosa di inatteso e in un attimo si è consumata la tragedia. Una scena drammatica davanti alla quale nessuno ha potuto fare nulla. Il corpo del giovane è stato liberato dai Vigili del fuoco del distaccamento di Acireale. I medici del 118 non hanno potuto far altro che constatarne il decesso.
Donna sotto choc
Anche la donna che si trovava dentro la cabina è stata soccorsa da personale medico perché sotto choc. Sul posto sono intervenuti anche i Carabinieri per le indagini del caso. Sulla notizia "dell'ennesimo incidente sul lavoro in provincia di Catania" interviene, "rattristata e amareggiata", la Cgil di Catania che "partecipa al lutto della famiglia del giovane ascensorista Antonio Pistone, che ha perso la vita mentre faceva onestamente il suo lavoro". "Non sono note le precise dinamiche dell'evento - aggiungono la Camera del lavoro del capoluogo etneo - ma rimane una certezza: non è possibile perdere la vita per mancanza di condizioni di sicurezza che devono essere sempre garantite.
Il cordoglio sui Social
Le notizie della morte di Antonio Pistone ha sconvolto tutta Aci Sant'Antonio, dove il 31enne era conosciuto come organizzatore di feste. Tantissimi i messaggi di cordoglio sui social. "Vogliamo ricordarti con il tuo sorriso anche quando tutto stava cadendo a pezzi non smettevi mai di far festa" hanno scritto alcuni amici. "Eri sempre sorridente, positivo, un ragazzo speciale non se ne può andare così. Adesso non ti vedrò più nelle serate, non mi metterai più in lista. Che ingiustizia" ha scritto un'altra, e ancora "Ora farai ballare anche tutte le stelle del cielo, balla come solo tu sapevi fare anche li sopra".
La protesta dei sindacati
Le proteste sindacali di queste settimane si sono concentrate sul concetto: ridurre a zero gli infortuni mortali non è solo possibile ma necessario. Qualcosa - osserva la Cgil etnea - deve cambiare nell' approccio aziendale e nei controlli. E deve avvenire subito". Il segretario territoriale dell'Ugl di Catania, Giovanni Musumeci, sottolinea come "anche stavolta, purtroppo, passata la notizia calerà il sipario". "A nulla - aggiunge il sindacalista - servono i tavoli prefettizi e i convegni se poi non si dà seguito a quello che ci si dice. Paghiamo la carenza di organico degli uffici dell'ispettorato del lavoro e una mancanza di cultura della prevenzione. Purtroppo, i dati quest'anno sono allarmanti: 119 i morti nei primi 2 mesi dell'anno in Italia. La maggior parte degli incidenti - ricorda Musumeci - avviene in aziende a conduzione familiare con meno di 5 dipendenti, dove la formazione e la prevenzione vengono visti come un costo e non come una risorsa da sfruttare".