“Gli assassini di Thomas volevano provocare sofferenza e morte”
Emergono altri particolari dal provvedimento di fermo dei 2 minorenni arrestati per aver ucciso il loro coetaneo

Emergono altri particolari sull’omicidio di Thomas Luciani. Causa determinante del delitto è "l'impulso lesivo, quello di provocare sofferenza e uccidere un essere umano, sino quasi a integrare il motivo futile, ossia il motivo meramente apparente e in realtà inesistente, che cela l'unico vero intento, che è quello di cagionare sofferenza e morte". E' quanto il gip del Tribunale dei Minorenni dell'Aquila ha scritto nel provvedimento con cui ha convalidato il fermo dei due 16enni di Pescara indagati per l'omicidio del coetaneo.
Impulso omicida
"Un impulso omicida che prevale sugli stimoli collegati con lo scopo di lucro o con la punizione dell'inadempimento", ha aggiunto.
A giustificare le esigenze cautelari disposte per entrambi, la "gravità dell'omicidio, che manifesta una inclinazione oltremodo violenta degli indagati, di gran lunga eccedente il movente all'origine dell'aggressione così da doversi ritenere che l'esazione del credito - scrive ancora il giudice - abbia solo attivato l'impulso criminale, recidendo ogni ulteriore nesso con l'obiettivo dell'incontro con il debitore".
Venerdì i funerali
I funerali di Thomas si terranno domani, alle 17, nella chiesa dell'Assunzione della Beata Vergine Maria, situata nel cuore del centro storico di Rosciano (Pe), in piazza XXIV Maggio. La funzione sarà celebrata da Tommaso Valentinetti, arcivescovo metropolita di Pescara-Penne, e dal parroco don Mario Spadaccini. A Rosciano sarà lutto cittadino. "La nostra comunità è sconvolta - dice all'Adnkronos il sindaco Simone Palozzo - e ci prepariamo, con immenso dolore e con. grande commozione, a dare l'ultimo saluto a Christopher, che abbiamo visto crescere".