Dopo Novi Ligure, Omar Favaro a processo per maltrattamenti e violenza sessuale
L'ex moglie che lo accusa si è costituita parte civile. L’uomo è già stato condannato per duplice omicidio. Nel 2001, con la fidanzata di allora, Erika, uccise la madre e il fratellino di lei con 97 coltellate

Nuovo processo per Omar Favaro, il quarantunenne che nel febbraio 2001, con la fidanzata Erika, uccise la madre e il fratellino di lei con 97 coltellate, è accusato di violenza sessuale e maltrattamenti in famiglia nei confronti dell'ex moglie, che si è costituita parte civile. Al momento presso il tribunale di Ivrea (Torino) dove si tiene l'udienza preliminare sono in corso delle trattative tra le parti, che potrebbero consentire al processo riti alternativi. Per questo il procedimento è stato rinviato al prossimo 18 marzo. L'attuale vicenda si è inserita nell'ambito di una causa di separazione tra Favaro e l'ex moglie e ovviamente, come i legali hanno più volte ribadito, non ha nulla a che vedere con i fatti di Novi Ligure.
Il delitto di Novi Ligure
Mauro Favaro, detto "Omar" è stato uno degli autori del duplice omicidio di Novi Ligure avvenuto nel 2001. Insieme alla fidanzatina di allora Erika De Nardo, di sedici anni, ha ucciso la contabile quarantunenne Susanna Cassini in De Nardo, detta "Susy", e l'undicenne Gianluca De Nardo, rispettivamente madre e fratello di Erika. Secondo l'accusa i due giovani avevano progettato di uccidere anche Francesco De Nardo, il padre, quarantacinquenne della ragazza, ma avrebbero poi desistito perché Omar, feritosi a una mano nel corso del duplice delitto, era ormai stanco e aveva deciso di andarsene. Erika e Omar sono stati condannati dai giudici della Corte d’Appello di Torino rispettivamente a 16 anni e a 14 anni.