Il nuovo Tutor 3.0 sbarca sulla rete autostradale italiana: niente più scuse per chi corre troppo
Il nuovo sistema di rilevamento della velocità media attivato su 26 nuove tratte, portando a 178 il totale dei tratti monitorati. L’aggiornamento, realizzato da Aspi in collaborazione con la Polizia di Stato, punta a ridurre gli incidenti

Il Tutor 3.0 è arrivato sulle autostrade italiane, e per gli automobilisti significa una cosa sola: controlli più precisi e multe certe per chi sgarra. Il nuovo sistema di rilevamento della velocità media è stato attivato su 26 nuove tratte, portando a 178 il totale dei tratti monitorati, per un’estensione complessiva di 1.800 km. L’aggiornamento, realizzato da Autostrade per l’Italia (Aspi) in collaborazione con la Polizia di Stato, punta a ridurre gli incidenti e rendere le strade più sicure. Superare i limiti ora è ancora più rischioso: le sanzioni previste dal Codice della Strada sono pesanti e non lasciano spazio a distrazioni.
Cosa sono i Tutor e come migliorano la sicurezza
Il Tutor è un sistema introdotto nel 2005 per monitorare la velocità media dei veicoli in autostrada. A differenza dell’Autovelox, che rileva la velocità istantanea in un solo punto, il Tutor calcola il tempo impiegato per percorrere una determinata tratta. Secondo la Polizia Stradale, questo sistema ha contribuito a una riduzione significativa della velocità media e, di conseguenza, degli incidenti. "Si è registrato un drastico calo dell'incidentalità dovuto alla diminuzione della velocità di picco e di quella media", spiegano le autorità.
Le differenze tra Tutor e Autovelox
Mentre l’Autovelox rileva un solo istante di velocità, il Tutor monitora l’intero tragitto. Questo permette di penalizzare chi mantiene una velocità eccessiva per un lungo tratto, senza lasciare spazio a frenate improvvise per eludere le sanzioni.
Secondo Aspi, il Tutor è considerato più equo dalle associazioni dei consumatori perché punisce chi supera sistematicamente i limiti, e non chi accelera per un breve tratto.
Tutor 3.0: le novità della nuova versione
L’installazione del Tutor 3.0 è stata decisa dal Ministero dei Trasporti con un decreto del 20 giugno. Rispetto alle versioni precedenti, questa evoluzione migliora l’efficienza nel rilevamento della velocità media e la trasmissione dei dati.
Inoltre, le nuove telecamere offrono scansioni delle immagini più dettagliate, aumentando la precisione del sistema. L’obiettivo è garantire controlli ancora più accurati e contribuire alla sicurezza stradale.
Come funziona il Tutor: rilevamento e multe
Il sistema si basa su due portali posizionati lungo l’autostrada. Il primo rileva la categoria del veicolo e registra l’ora di passaggio tramite una fotografia. Il secondo effettua la stessa operazione alla fine del tratto controllato.
I dati vengono analizzati da un sistema centrale che calcola la velocità media. Se il limite è stato rispettato, le informazioni vengono cancellate immediatamente. In caso di violazione, invece, il sistema verifica i dati del veicolo negli archivi della Motorizzazione e procede alla notifica della multa.
Le sanzioni per eccesso di velocità
Chi supera il limite di velocità rischia multe salate:
- Fino a 10 km/h oltre il limite → da 42 a 170 euro
- Tra 10 e 40 km/h oltre il limite → da 173 a 694 euro e decurtazione punti
- Tra 40 e 60 km/h oltre il limite → da 543 a 2.170 euro e sospensione patente da 1 a 3 mesi
- Oltre 60 km/h oltre il limite → da 847 a 3.389 euro e sospensione patente da 6 a 12 mesi
In condizioni normali, il limite massimo in autostrada è di 130 km/h, ma scende a 110 km/h in caso di pioggia.
Le autostrade con i nuovi Tutor 3.0
Le 26 nuove tratte su cui sono stati installati i Tutor 3.0 si trovano su diverse autostrade italiane. Tra le principali:
- A1 Milano-Napoli: Chiusi-Monte San Savino, Castelnuovo di Porto-Settebagni, Tevere-Fabro
- A27 Mestre-Belluno: tra il bivio con la A4 e la Pedemontana
- A9 Lainate-Como-Chiasso: tra Saronno e Lomazzo Nord
- A14 Bologna-Taranto: Pesaro-Rimini Sud
- A11 Firenze-Pisa Nord: Montecatini-Prato Est
Questi tratti sono stati selezionati per la loro alta intensità di traffico e il rischio elevato di incidenti.