Nuova scossa di terremoto di magnitudo 3.6 ai Campi Flegrei, l’Ingv: “Epicentro nel golfo di Pozzuoli". Scuole evacuate a Procida
La scossa è stata avvertita ai piani alti in diversi quartieri di Napoli e nei comuni più vicini alla zona interessata dal bradisismo flegreo
Una nuova scossa di terremoto, stavolta di magnitudo 3.6 (e non di 3.4 come inizialmente rilevato dalla Ingv), è stata registrata questa mattina alle 8:28 nella zona dei Campi Flegrei. Stando a quanto fatto sapere dall'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, i movimenti sismici avrebbero avuto origine ad una profondità di 4 chilometri. La scossa è stata avvertita ai piani alti in diversi quartieri di Napoli e nei comuni più vicini alla zona interessata dal bradisismo flegreo. Quella appena trascorsa è la seconda notte in strada per decine di persone evacuate dopo la forte scossa e lo sciame che ne è seguito lunedì sera. In totale sono 46 le famiglie che sono state sgomberate da 27 stabili. Nella giornata di ieri è stato anche evacuato il carcere femminile di Pozzuoli dove si trovavano 138 detenuti. Sulla situazione dei Campi Flegrei è in programma oggi a Roma un vertice interministeriale presieduto dalla premier Giorgia Meloni.
Scuole evacuate a Procida dopo l'ultima forte scossa di terremoto avvertita anche sull'isola. Le dirigenti scolastiche degli istituti isolani hanno deciso di attivare le procedure di sicurezza radunando gli alunni negli spazi aperti. Il sindaco Ambrosino ha poi annunciato l'ordinanza di sgombero ed il ritorno a casa degli alunni. In mattinata saranno eseguiti controlli sugli edifici scolastici ad opera della Protezione Civile e dei tecnici comunali.
Musumeci: "I piani di evacuazione vanno testati"
"Non conosco la situazione pregressa, ma non mi faccio troppe illusioni. Siamo un popolo non molto propenso alla prevenzione. In ogni caso per l'attuazione abbiamo chiamato in causa la Regione e gli enti locali, cui spettano la comunicazione e le esercitazioni", dice il ministro per la Protezione civile Nello Musumeci, parlando della situazione nei Campi Flegrei in un'intervista al Corriere della Sera. I piani di evacuazione, spiega il ministro, "sono sempre previsti in ogni Piano comunale di protezione civile. Certo, non basta metterli sulla carta, vanno testati periodicamente coinvolgendo gli abitanti con informazione ed esercitazioni". Musumeci spiega: "Chi governa non deve preoccuparsi, ma occuparsi. È ciò che faccio da quando sono stato investito del problema". Per il ministro è "comprensibile la paura. Capita anche a me, che vivo ai piedi dell'Etna. Ma mai farsi prendere dal panico: serve una 'convivenza vigile' con il rischio". Per il futuro "le scosse potrebbero durare ancora per mesi e anni, così come esaurirsi senza evoluzione".