Neonati uccisi e sepolti, Chiara Petrolini torna a vivere nella casa degli orrori a Vignale
La decisione è stata presa a seguito del dissequestro dell’abitazione, avvenuto i primi giorni di dicembre, in attesa che la Cassazione decida se confermare o revocare la custodia cautelare in carcere stabilita dal Riesame

Chiara Petrolini è tornata a vivere nella sua casa di Vignale di Traversetolo, la stessa in cui si è consumata la vicenda che la vede protagonista. La ragazza è accusata dell’omicidio dei due neonati che avrebbe dato alla luce - tenendo tutti all’oscuro in merito alle gravidanze - per poi sotterrarli nel giardino di quella villetta in provincia di Parma che oggi la vede rientrare assieme ai genitori. La decisione è stata presa a seguito del dissequestro dell’abitazione, avvenuto i primi giorni di dicembre.
A casa in attesa dell’udienza della Cassazione
Subito dopo il rientro da una vacanza negli Stati Uniti e la scoperta dei due neonati sotterrati sotto la finestra della sua camera, Chiara aveva scelto di trasferirsi in un appartamento a Parma, sempre assieme ai genitori. Ora però ha deciso di tornare nella villetta di Vignale, come riferito da alcuni residenti del comune di Traversetolo che l’hanno vista entrare e uscire dall’abitazione. A giorni verrà fissata l’udienza della Cassazione che decreterà se sia necessario trasferire la ragazza in carcere, oppure se la 21enne possa affrontare il processo vivendo tra le mura domestiche.
Chiara autorizzata dal Gip a tornare a casa
Per poter tornare nella casa di Vignale di Traversetolo, Chiara Petrolini ha presentato una richiesta al Gip di Parma, Luca Agostini, che il 9 gennaio l'ha autorizzata. La richiesta di modifica del luogo dei domiciliari per la 21enne, in custodia cautelare dal 20 settembre, è stata fatta dal suo difensore, avvocato Nicola Tria, dopo che, a fine novembre, la villetta è stata dissequestrata, una volta conclusi gli accertamenti dei carabinieri.
Il ricorso
Lo scorso dicembre, il suo difensore, Nicola Tria, aveva presentato il ricorso in Cassazione contro la decisione del Tribunale del Riesame di Bologna che il 17 ottobre ha stabilito per lei la custodia cautelare in carcere. Il Gip del tribunale di Parma, lo scorso 20 settembre, aveva posto la giovane ai domiciliari: una scelta verso cui la Procura aveva fatto appello e su cui si è pronunciato il Riesame, segnalando il rischio di reiterazione e l'insufficienza della custodia cautelare a casa coi genitori, ma l'esecuzione della misura in carcere rimane sospesa fino alla pronuncia della Suprema Corte.
La villetta dell’orrore
A "scoperchiare" la vicenda, il cui teatro è la casa di Vignale, era stata, lo scorso 9 agosto, la nonna della ragazza che aveva rinvenuto il corpo di un neonato dissepolto dai cani di famiglia scavando nel giardino della proprietà. Il primo piccolo trovato sotto terra è poi risultato essere - a seguito degli accertamenti svolti dagli inquirenti - il secondogenito: il 7 settembre, infatti, vennero scoperti i resti di un altro piccolo, il primo figlio di Chiara. La scoperta del primo cadavere era stata comunicata alla famiglia mentre si trovava in vacanza negli Stati Uniti: una vacanza conclusa, come era stato programmato, il 19 agosto con il rientro in Italia.