Neonati sepolti, la Procura chiede il carcere per Chiara Petrolini. L'ex fidanzato rompe il silenzio: “Non sapevo nulla"
In un'intervista a Le Iene, il giovane racconta come "dal giorno che ci siamo fidanzati fino all'ultimo non l'ho mai vista cambiata"
La Procura di Parma ha presentato appello contro l'ordinanza con cui il Gip di Parma ha disposto i domiciliari per Chiara Petrolini, la giovane di Traversetolo (Parma) accusata della vicenda dei neonati morti e sepolti nel giardino della sua villetta e ha chiesto che la ragazza sia mandata in carcere. Il Gip aveva infatti respinto la richiesta fatta dalla Procura per soppressione di cadavere, ritendendo il reato occultamento di cadavere.
L'ex fidanzato rompe il silenzio: “Non sapevo nulla"
La tragica vicenda continua a scuotere l'opinione pubblica. Gli aggiornamenti più recenti si concentrano sulle dichiarazioni del suo ex fidanzato, Samuel, il quale ha affermato di non essersi mai accorto della gravidanza, nonostante la relazione intima tra i due. Samuel ha ribadito che Chiara gli aveva detto di prendere la pillola e che non aveva mai notato cambiamenti fisici o comportamentali evidenti, neppure nei mesi finali della gravidanza.
In un'intervista a Le Iene, Samuel ha condiviso il suo sconcerto nel ricevere un messaggio da Chiara dopo il ritrovamento del primo neonato, in cui lei si diceva "scioccata", senza che lui potesse immaginare il collegamento con la sua persona. Nonostante la scoperta devastante, ha dichiarato che, se fosse stato informato, avrebbe voluto prendersi cura del bambino.
Il caso, che ha visto Chiara per ora agli arresti domiciliari è ancora oggetto di indagini, e molti aspetti rimangono poco chiari, compresi i motivi che l'hanno spinta a nascondere le gravidanze e a compiere tali atti estremi. La madre di Samuel ha espresso dubbi sul fatto che Chiara abbia agito da sola, sottolineando quanto sia difficile credere che nessuno si fosse accorto di nulla.