Neonati morti e sepolti in giardino, anche Chiara Petrolini ha scelto i nomi insieme all’ex fidanzato
Oltre a Samuel anche la 21enne ha partecipato al procedimento davanti al tribunale civile, attivato dalla Procura, per dar corso all'iscrizione anagrafica dei due neonati morti e trovati sepolti nella casa di Vignale di Traversetolo

Anche Chiara Petrolini ha partecipato al procedimento davanti al tribunale civile, attivato dalla Procura, per dar corso all'iscrizione anagrafica dei due neonati morti e trovati sepolti nella casa di Vignale di Traversetolo, tra agosto e settembre 2024. I nomi dati ai due bambini, Angelo Federico e Domenico Matteo, secondo quanto apprende sarebbero stati scelti anche da lei, oltre che dall'ex fidanzato Samuel e padre dei piccoli che ha firmato contemporaneamente l'atto di nascita e quello di morte dei figli mai conosciuti al Comune di Traversetolo. Entrambi i bimbi porteranno quindi il cognome del papà.
I due neonati hanno un nome
Domenico Matteo è il nome scelto per il più grande dei due fratellini che Samuel ha scoperto di avere solo dopo la loro morte. Le ossa del suo piccolo corpo sono state ritrovate lo scorso 7 settembre: una volta analizzate, gli esperti sono risaliti alla data di nascita del piccolo, individuata nel 12 maggio 2023. Durante gli interrogatori svolti in questi mesi, Chiara Petrolini - indagata per duplice omicidio e occultamento di cadavere - ha sempre sostenuto che il figlio fosse già morto nel momento in cui è stato seppellito in giardino.
Il ritrovamento dei corpicini
Dell’esistenza di Domenico Matteo si è saputo solo un mese dopo il ritrovamento del primo corpo, appartenente ad Angelo Federico, il più piccolo dei due fratellini, nato pochi giorni che la sua salma fosse rinvenuta nel giardino di Chiara lo scorso 9 agosto. Era stato partorito due giorni prima, nella taverna domestica, in un momento in cui la madre si trovava sola all’interno dell’abitazione. L’autopsia ha accertato come il bambino fosse vivo nel momento in cui è venuto al mondo.
La madre indagata per duplice omicidio
Chiara Petrolini, indagata per duplice omicidio volontario e soppressione di entrambi i cadaveri, si trova ai domiciliari dal 20 settembre e da pochi giorni ha fatto rientro nell'abitazione di Vignale, dissequestrata. La 21enne vivrà agli arresti domiciliari nella villetta, quanto meno fino alla decisione della Cassazione sul suo futuro prossimo. Proprio lo scorso dicembre , il suo difensore, Nicola Tria, aveva presentato il ricorso in Cassazione contro la decisione del Tribunale del Riesame di Bologna che il 17 ottobre ha stabilito per lei la custodia cautelare in carcere. Il Gip del tribunale di Parma, lo scorso 20 settembre, aveva posto la giovane ai domiciliari: una scelta verso cui la la Procura aveva fatto appello e su cui si è pronunciato il Riesame, segnalando il rischio di reiterazione e l'insufficienza della custodia cautelare a casa coi genitori, ma l'esecuzione della misura in carcere rimane sospesa fino alla pronuncia della Suprema Corte.