Neonata rapita, i genitori tornano a casa con la piccola: "Nostra figlia è nata due volte". Le indagini e i misteri intorno al caso
Una piccola folla di curiosi davanti alla clinica accoglie la famiglia con un applauso. Gli investigatori stanno vagliando la posizione di Aqua, il marito di Vespa, che potrebbe non aver avuto un ruolo nel rapimento
Sono tornati nella loro casa i genitori della piccola Sofia, la bimba rapita dopo appena 36 ore dalla nascita dalla clinica Sacro cuore di Cosenza. "Nostra figlia è nata due volte", ha detto visibilmente commossa la mamma Valeria Chiappetta, parlando con i giornalisti al suo arrivo a casa insieme al marito Federico e al figlio di sei anni. Davanti alla clinica ad attenderla c'era una piccola folla di curiosi, parenti e amici che li hanno accolti con un applauso scrosciante. Non hanno voluto rilasciare dichiarazioni ma, precedentemente, Valeria ha detto di non aver mai conosciuto Rosa Vespa, la 51enne che insieme al marito Moses Aqua - del quale è ancora al vaglio la posizione - ha rapito la piccola spacciandola per un figlio suo.
Vespa, attualmente agli arresti come il marito, ha simulato una gravidanza, inscenato un parto e rapito la piccola Sofia spacciandola per il maschietto che aveva annunciato di aver dato alla luce. Precedentemente, secondo quanto emerso, la donna aveva tentato di rapire un altro bimbo in una stanza adiacente a quella dove si trovava la piccola Sifia con ma mamma e due nonne. Dopo la sottrazione della neonata, la 51enne insieme al marito si è recata nella loro casa di abitazione dove ad attenderli c'erano un gruppo di parenti e amici stretti che avevano allestito una festicciola di benvenuto per il "piccolo": Sofia era stata vestita d'azzurro perché, qualche giorno prima, Vespa e Aqua avevano annunciato la nascita di un maschio.
Ler indagini e la ricostruzione di quanto avvvenuto
Gli investigatori stanno attualmente lavorando alla ricostruzione delle circostanze del rapimenot. Da quanto emerso finora, la donna come avrebbe simulato per nove mesi una gravidanza, poi avrebbe trascorso una notte in un albergo, il Royal Hotel, da sola il 7 gennaio scorso, la sera prima del falso parto, tenendo lontano dall'ospedale il marito e altri parenti con la scusa delle misure anti-Covid. Poi il sequestro, avvenuto qualche giorno dopo. In quel frattempo Vespa avrebbe raccontato che il bambino sarebbe stato trattenuto in ospedale per accertamenti.
Dubbi sul ruolo del marito
Le telecamere della clinica hanno poi rivelato che Rosa e il marito sono usciti dalla clinica con la bimba in braccio dopo essersi soffermati davanti a un passeggino che poi hanno portato con loro. Nell'uscire dall'ospedale, un testimone racconta di aver assistito a una discussione fra i due sul sesso della neonata: il marito pensava fosse un maschietto, cui avevano dato il nome di Ansel. Tutte circostanze da chiarire anche per capire quale sia stato il ruolo dell'uomo. Di certo c'è che quando la polizia è giunta a casa dei due rapitori, come detto dal commissario durante una conferenza stampa, l'uomo appariva "stupito" e avrebbe detto, rivolgendosi alla donna, "mi hai rovinato".
Ma anche alcune testimonianze raccolte in questi giorni dagli investigatori servono a alimentare i dubbi. Qualcuno infatti avrebbe detto che "Aqua è una brava persona" e che la donna "lo ha raggirato".