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Nave contro una banchina nel porto di Napoli: 44 feriti. I passeggeri: "Una botta e tutti a terra"

Almeno 7 sono stati trasportati in ospedale per accertamenti. La compagnia di navigazione: "Incidente causato da problema tecnico"

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Sarà l'analisi della scatola nera a chiarire la dinamica dell'incidente al Molo Beverello, a Napoli, dove in mattinata la nave veloce Isola di Procida ha urtato con violenza la banchina durante la manovra di ormeggio: 44 i feriti, di cui 35 già dimessi dall'ospedale, nell'impatto, tanta la paura a bordo, momenti di concitazione nelle fasi successive allo scontro prima dell'arrivo dei soccorsi.

L'incidente

La nave, della Caremar, era partita alle 9.05 dal porto di Capri con 163 passeggeri a bordo tra cui moltissimi turisti stranieri; quando l' 'Isola di Procida' (di 71 metri di lunghezza e 25 anni di età) ha approcciato la banchina per ormeggiare, alcuni testimoni l'hanno vista arrivare a forte velocità, senza arrestarsi in tempo. I passeggeri erano già quasi tutti in piedi e pronti a sbarcare quando la nave ha impattato contro il molo: in tanti sono caduti, alcuni anche dalle scale finendo nel pianerottolo.

I soccorsi

Al Beverello sono confluite diverse ambulanze. Alla fine si registrano 44 feriti: tra coloro che sono stati trasportati con ambulanze e quelli che vi si sono recati con mezzi propri, 6 le persone arrivate al Cardarelli, 2 al San Paolo, 13 all'Ospedale del Mare, 5 al Cto, 3 al Fatebenefratelli, 3 a Villa Betania e 12 al Pellegrini. Sono tutti, secondo quanto si apprende, in codice verde o giallo. Un ferito era stato ricoverato in codice rosso all'Ospedale del Mare, ma le sue condizioni sono migliorate ed è passato in codice giallo.

Le testimonianze

"Ero in cima alle scale, in prima fila davanti a tutti gli altri passeggeri, mentre la nave si avvicinava alla banchina per ormeggiare e poi all'improvviso sono precipitato giù e mi sono ritrovato sul pianerottolo, per fortuna non ho battuto la testa ma solo un polpaccio e una spalla": è il racconto di Salvatore, uno dei passeggeri feriti. "C'era anche la catena che impediva l'accesso alle scale ma credo si sia spezzata per l'impatto; dopo ho avuto un po' paura ma soprattutto mi sentivo disorientato, non riuscivo a capire cosa stesse succedendo" racconta ancora l'uomo mentre attende di essere trasferito in ambulanza in ospedale, seduto su una sedia nel garage del traghetto Isola di Procida. Sulla velocità dei soccorsi l'uomo aggiunge: "C'erano diverse altre persone ferite, casi sicuramente più seri del mio a cui è stata data la precedenza nei soccorsi".

Ancora scossa dalla brutta esperienza una turista italiana, originaria del nord Italia, che racconta ai cronisti: "Una botta fortissima, non sono caduta a terra per pura fortuna ma ho preso un colpo violento al volto, ho visto tante persone cadere a terra" racconta la donna, tenendosi sulla faccia una borsa col ghiaccio; poi continua "Eravamo stati a Capri in vacanza in questi giorni, non avrei mai potuto immaginare questa conclusione del nostro viaggio. Mi sono molto spaventata, è la prima volta che mi succede una cosa del genere; mi sono fatta visitare in ambulanza ed ora aspetto che mi restituiscano gli effetti personali che ho lasciato a bordo e poi tornerò a casa".

La nave intanto resta ormeggiata al molo Beverello a disposizione della Guardia Costiera e del Registro navale italiano con le conseguenze dell'urto ben visibili: una grossa buca nel lato di poppa a sinistra al di sopra però della linea di galleggiamento. L'incidente ha provocato anche conseguenze per la regolarità dei servizi di collegamento da e per Capri: lo stop all'Isola di Procida ha infatti comportato anche l'annullamento di alcune corse veloci per Capri, dove oggi si sono conclusi i lavori del G7. 

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