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Il muro del pianto sulle pagine social dei dispersi. Gli amici: “Dove siete, rispondete: dovete farcela...”

Compleanni, fughe d’amore e feste di bambini: le vite travolte dalla slavina. I fidanzatini di Giulianova, il compleanno del marito, gli sci della moglie. E la coppia che voleva sposarsi

Monica Settadi Monica Setta   
Il muro del pianto sulle pagine social dei dispersi. Gli amici: “Dove siete, rispondete: dovete...

Stefano Fenilli e Francesca Bronzi, poco più di cinquant'anni in due, erano saliti su in cima alla montagna fra i lussi, gli specchi, la piscina del Rigopiano, per festeggiare il compleanno di lui. Stavano insieme da anni e forse era arrivato il momento di farsi una promessa d'amore eterno. Erano arrivati sorridenti, lei, una bella massa di capelli bruni che agitavano l'aria, l'abito da neve indossato con i cappelli, amatissimi - lui, raggiante mentre rispondeva agli auguri degli amici al telefonino. Adesso dei 100 messaggi di buon compleanno sul suo profilo facebook è rimasta solo l'immagine simbolica di una coloratissima bottiglia di spumante. I post più recenti sono dei familiari che scrivono da Salerno, paese d'origine di Fenilli, confidando d'essere disperatamente in cerca di un miracolo. Dalle 16 di mercoledì, infatti, i cellulari dei futuri sposi sono muti. La slavina che ha mandato in frantumi l'elegante Resort affacciato sulla montagna del Gran Sasso, ha sepolto sotto fiocchi di neve candida anche loro insieme ad altri clienti e dipendenti del Rigopiano. Per i parenti arrivati alla spicciolata nel centro di coordinamento di Penne, quella fra giovedì e venerdì è stata una notte lunghissima. L'ultima notte della speranza prima di arrendersi alla rassegnata evidenza di un riconoscimento in obitorio. Corpi spezzati, 4 bambini, moltissimi giovani, la più anziana anagraficamente nel penoso elenco degli oltre 30 dispersi si chiama Rosa Barbara ed ē nata a Roma "solo" nel 1966. Una vacanza da sogno finita per quasi tutti in tragedia, un'inchiesta per omicidio colposo aperta dalla Procura di Pescara e dietro l'asettica aritmetica di una fatalità dietro l'altra - i soccorsi arrivati tardi, la violenta nevicata che ha bloccato la Protezione civile sui pendii color panna arrampicati verso quota 1.200 metri, le linee telefoniche drammaticamente isolate con 4 ore di anticipo subito dopo le forti scosse del terremoto - ecco cento, mille, un milione di storie.

Le tante storie di questa tragedia

Sí, perché la storia si fa con le vicende personali di un padre che si porta dietro un peluche per festeggiare i 6 anni della piccola Ludovica o di una mamma nata a Chieti ma sposata ad Osimo dove costruisce bomboniere, che aveva un sogno elementare: infilare gli scii al figlioletto Samuele. Fa freddo nella notte più difficile dei parenti, i nonni di Gaia la bellissima bimba di Giampaolo Matrone e Valentina Cicioni non hanno più lacrime, il padre di Marinella, la responsabile della beauty farm ha lo sguardo indurito - il collo come un cigno grigio mentre naviga fra le altre libere, tormentate entità, nel vasto, assurdo mare del dolore di chi resta. Nicola, il padre di Marinella continua a ripetere che lui non smette di sperare, fino all'evidenza. "Quando ho sentito mia figlia gli sono riuscito solo a dare un bacio" sussurra "la linea cadeva in continuazione. Mi ha detto, ciao papà, tanto ci vediamo presto". Ma ci vediamo quando? E soprattutto dove? Aspettate mamme, papà, bambini, nonni e zie. Prima che arrivi l'alba la cronista di Tiscali.it vi vuole raccontarvi una, tante storie di questa tragedia di Rigopiano. Le storie di chi va lieve lassù e di chi resta in questa complicata e drammatica notte.

Stefano, Francesca & i fiori d'arancio

Com'é cambiata Francesca Bronzi negli ultimi 4 anni del suo amore con Stefano Fenilli, originario di Salerno ma trasferito da piccolo con la famiglia in Abruzzo. Nel 2012 -  le foto raccontano su facebook la loro vita di coppia- lei aveva i capelli ricci e scuri che le cascavano sulle spalle.  Alzava la testa precipitosamente, le si scopriva il viso e lui le scriveva che aveva il sorriso più bello del mondo. Amavano il mare, a Positano per una vacanza che li avrebbe portati anche a Capri si erano vestiti amalgamando i colori. Francesca,  copricostume bianco e sandali gialli - in testa uno degli adorati cappelli a falde larghe- Stefano in bermuda arancio, i mocassini blu da scoglio, la mano intrecciata a quella della fidanzata ed un post esplicito pieno di cuoricini " Stiamo per prendere il traghetto per l'isola dell'amore". Anno dopo anno i capelli di Francesca erano diventati più lisci, lei si era laureata e nel 2016, in primavera, aveva partecipato con Stefano al matrimonio di alcuni parenti. Sfogliando il loro album sentimentale li potreste vedere - impeccabili nella mise da cerimonia. Lui, con un papillon rosa, lei, con un vestito da sera color giallo limone, lo smalto bicolore, i capelli tirati a coda di cavallo, gli orecchini di strass, neri come l'immancabile cappello. Sono così felici che un'amica prova a chiedere "ma state facendo le prove di nozze?" È Stefano a rispondere " Può darsi" replica con un occhietto ammiccante ed un cuore dedicato alla sua Francesca che lui definiva "il mio amore puro ed eterno". Forse il progetto del matrimonio era dietro l'angolo. Forse la vacanza a Rigopiano serviva a formalizzare una proposta di nozze che lui aveva in mente da sempre. In mezzo a centinaia di foto - Stefano in palestra, sportivo, al pub con gli amici- c'era soprattutto Francesca. " Era sicuro che non si sarebbero mai lasciati" dice un'amica di lei mentre accende l'ennesima sigaretta. " Sa, Stefano non si sbagliava mai" aggiunge. Anche stavolta tragicamente ci aveva visto giusto.

Giampaolo, cuore bianco celeste di nome Gaia

Giampaolo Matrone e Valentina Cicioni avevano festeggiato il Capodanno a Mentana ( lui ha un pasticceria a Monterotondo, La deliziosa, lei lavora al Gemelli) ed erano partiti solo pochi giorni fa per Rigopiano. Già sulla strada salendo su al Gran Sasso avevano postato la prima foto in macchina, quindi appena arrivati - solo il tempo di disfare i bagagli e bere un caffè-tutte le istantanee della neve navigavano in rete. Qui nevica aveva scritto Valentina ed un amico aveva scherzato in slang romanesco " Ma n' do annate co sto caldo". Era martedì 17, ore 23.41, la coppia si rilassava davanti al camino dopo un'ottima cena. Altri commenti gioiosi poi il Black out. Dal pomeriggio di mercoledì, da quando Giampaolo & Vale hanno il telefono staccato, gli amici si scatenano su facebook. Prima domande timide ( dove state? Ci rispondete....??) quindi toni più accesi (Valeee daje non ci fare stare in pena) fino ai messaggi disperati della notte. " Ragazzi non mollate, Gaia vi aspetta a casa". Eccola la reginetta di casa Matrone, 5 anni compiuti da poco,  in piscina a Monterotondo dove vince la sua prima medaglia da campionessa in erba di nuoto o allo stadio con il padre, tifosissimo della Lazio. La foto più bella immortala il papà e la bambina con una sciarpa bianco celeste. "Sono laziale nel midollo ma nella mia vita, come canta Eros, più bella cosa di te non c'è", é la struggente dichiarazione d'amore del padre alla figlia. Vita felice quella dei Matrone, la pasticceria andava bene e loro appena potevano partivano. In agosto erano stati a Miami, poi in crociera con la Costa Magica, in mezzo le cene con gli amici, le trasferte con la squadra del cuore che però finiva sempre in secondo piano rispetto a Gaia. A novembre Gianpaolo & Vale avevano portato la figlia a Disneyland ma questa a Rigopiano era una vacanza tutta loro. "Sono certo che il mio amico da buon laziale non molla e sta lottando per farcela" si dispera Zerbin Gio mentre gli amici di Rieti ( dove lui ha frequentato le scuole superiori ) chiamano con insistenza per avere notizie. Renato Mosca è convinto che loro due siano vivi, non smetterà di pregare e sperare, giura. Fino a quando?

Nessuno spegnerà il sorriso di Marina

Marina Serraiocco, 36 anni è nata in Abruzzo. Ama l'aria di montagna, ma ancor di più ama il marito Dino Di Michelangelo da cui ha avuto il figlio Samuele. Con Dino, lei si era trasferita a Marina di Osimo dove aveva aperto La bomboniera una boutique di gadget artigianali che andava a gonfie vele. Lavorava sodo ma aveva festeggiato il nuovo anno con un proposito confidato alle amiche "Niente o nessuno potrà togliermi il sorriso. La vita è tanto amara ed io combatto l'amaro ridendo". Appena arrivata a Rigopiano il 16 gennaio aveva postato una foto sui social in formato family: lei imbacuccata come il figlio in una tuta grigia con pashmina e cappello, il marito in tuta da sci scura. Sono felicissimi e non fanno nulla per nasconderlo. " Marina diceva che nulla nella vita é impossibile, basta volerlo" commenta un'amica "ad Osimo si era costruita una seconda vita da artigiana creando bomboniere e per il tanto lavoro a ridosso di Natale aveva mancato una Fiera a cui teneva molto. "Ma l'anno prossimo non ci rinuncio" scrive su Facebook "cascasse il mondo". No, non pensava che il mondo potesse cascare a 1.200 metri di altezza tuffandosi in una piscina esterna riscaldata, la stessa dove per San Silvestro aveva fatto il bagno uno dei suoi registi preferiti, habituéé del Resort, il premio Oscar Giuseppe Tornatore. Marina era fiera di essere andata in vacanza nel regno dei vip, per un soffio non si era ritrovata ad un passo da Giànluca Ginoble, uno dei tre tenori de Il Volo che sarebbe dovuto salire su martedì. " Potevo esserci anche io lassù" conferma il cantante. "Ma ho saputo che sarebbe venuta giù troppa neve e non sono più andato. Quel posto é bellissimo, ho tanti amici e ricordi meravigliosi della terra d' Abruzzo". Pure Marina sognava a volte di tornare a casa, prima o poi, ragionava ad alta voce, ci sarebbe riuscita. Intanto si disegnava gli abiti, amava le mèches chiarissime sul capello molto scuro e al braccio destro esibiva un piccolo tatuaggio. Gli amori della mia vita, ripeteva, sono mio figlio e mio marito. " Di una cosa sono sicura" amava aggiungere " noi non ci lasceremo mai". Ora puoi stare tranquilla Marinella che veleggi lieve verso la tua terra natia, nessuno vi potrà mai più separare.

Giorgia & Vincenzo fra Giulianova ed il mondo

Anche due giovani fidanzati di Giulianova, Giorgia Galassi, studentessa di 22 anni e Vincenzo Forti, pizzaiolo di 25, sono intrappolati nell’inferno di neve di Rigopiano. Vincenzo, appassionato del suo lavoro, gestisce insieme al fratello Francesco la pizzeria “Peter Pan”, sul lungomare Zara e con loro lavora anche la cognata Martina. Giorgia, invece, studia alla facoltà di Scienze della Comunicazione e sogna di lavorare nella moda. I genitori dei fidanzatini si stringono in un cerchio magico. "Non sappiamo nulla, non ci dicono nulla, siamo nello strazio piu folle", dicono. Le famiglie si stanno affidando ad ogni possibilità , anche alla più improbabile. Ovvero a quella che li porta a pensare che, forse, i loro ragazzi non sono sotto la neve. Magari sono riusciti a scappare prima e li ritroviamo fra qualche ora, piangono. " Io me lo sento che sono vivi" dice a voce bassa una mamma. Ma poi la vedi annaspare fra le lagrime perduta in un abisso di sofferenza. Pregare può far bene, spiega la psicoterapeuta Monica Masoni Bellabona, una delle prime a conoscere quelle storie. " Serve metabolizzare il dolore" puntualizza la dottoressa. " Così come un terremoto distrugge la memoria di una popolazione nello stesso modo sgretola pezzetti di storia collettiva" sottolinea Monica Masoni Bellabona " basta pensare tuttavia che la metafora della distruzione  é complementare a quella della ricostruzione. Ci vuole tempo ma le crepe vengono sistemate, anche quelle del cuore che sono fratture apparentemente insanabili" . Lei accoglie, ascolta, consola, spiega- una furtiva carezza le sfugge sul viso di una donna che finge di resistere al pianto. Pregare può aiutare. Ma forse mentre l'alba illumina livida la fine di questa lunga notte, neanche pregare annienta di un decibel il frastuono del dolore.

Monica Settadi Monica Setta   
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