Muore in fabbrica a 17 anni, lavorava da poco e in nero L'incidente nei giorni scorsi vicino Salerno. Quattro indagati
Il ragazzo era privo di documenti. L’identificazione è stata possibile solo grazie al rilievo delle impronte digitali. Gli accompagnatori, due persone che lo hanno portato in auto in ospedale, non sono stati identificati inizialmente

Un ragazzo di 17 anni, di origine marocchina, è morto a causa di un incidente sul lavoro in una fabbrica della provincia di Salerno. Il giovane era impiegato in nero all'interno di un’azienda che si occupa della trasformazione del legno. L'infortunio mortale si è verificato nei pressi di un macchinario industriale, forse già nel suo primo giorno di lavoro.
Inchiesta aperta: quattro indagati tra i responsabili dell’azienda
La Procura di Nocera Inferiore ha aperto un fascicolo per omicidio colposo e ha iscritto nel registro degli indagati quattro persone, tra cui alcuni responsabili dell'azienda. Un atto dovuto per permettere l’esecuzione dell’autopsia, i cui risultati sono attesi entro 90 giorni. Le indagini dei Carabinieri del Reparto Territoriale di Nocera, guidati dal comandante Gianfranco Albanese, puntano a ricostruire con esattezza le ultime ore di vita del giovane e le circostanze dell'incidente.
Dinamica da chiarire: schiacciato da un macchinario?
Secondo una prima ricostruzione, il ragazzo potrebbe essere rimasto schiacciato da un macchinario o aver avuto un malore in seguito a un infortunio sul lavoro. È stato trasportato in condizioni gravissime all'ospedale Umberto I di Nocera Inferiore, dove è deceduto poco dopo il ricovero nel reparto di Rianimazione. La Procura ha nominato un perito per svolgere accertamenti tecnici sul macchinario in questione e chiarire se e come possa aver provocato la morte del giovane.
Nessun documento, identificato con le impronte digitali
Il ragazzo era privo di documenti. L’identificazione è stata possibile solo grazie al rilievo delle impronte digitali. Gli accompagnatori, due persone che lo hanno portato in auto in ospedale, non sono stati identificati inizialmente, alimentando il sospetto che possano averlo abbandonato. Nelle ore successive sono stati sentiti il fratello del ragazzo e alcuni testimoni per ricostruire la catena degli eventi.