Assessora alla mobilità pizzicata con il cellulare in auto: multa e sospensione della patente. La sua giustificazione
Leggerezza che è cosata cara alla vicesindaca di Pavia mentre il suo comune vuole istituire la zona 30 nelle strade cittadine

Una leggerezza che può costare caro a un normale cittadino ma ancora di più (almeno in termini di immagine) a una assessora alla mobilità e legalità che nel suo comune vuole istituire la zona 30. Alice Moggi, vicesindaco di Pavia, è stata fermata mentre a bordo della sua auto usava il cellulare senza viva voce. Inflessibili vigili urbani che, nonostante la donna non avesse il telefonino nell’orecchio ma in mano, le hanno fatto una multa di 250 euro con sospensione della patente come prevede il nuovo codice della strada.
La giustificazione della assessora
Pronta la giustificazione della vice sindaca che, come riporta il Corriere della Sera, si è assunta tutte le responsabilità: “Quando salgo in auto il mio telefono si collega al vivavoce. Non ho quasi fatto caso di averlo in mano. Ma ho sbagliato: accetto la sanzione, pagherò la multa e farò ancora più attenzione quando tornerò a guidare. Il mio appello è che nessuno commetta lo stesso errore: pensavo di essere in regola, mi è stato spiegato di non poter guidare con telefono nella mano che tiene il volante. Mi ritengo, ad ogni modo, un’autista prudente.
Vuole istituire la zona 30 a Pavia
La violazione del codice della strada da parte della vicesindaca fa rumore proprio in questi giorni in cui il comune di Pavia vuole abbassare i limiti di velocità sulle strade urbane istituendo la zona 30. Di certo nei consigli comunali non mancheranno le frecciate da parte dell’opposizione rivolte ad Alice Moggi.