Miozzo: nessun piano con tamponi agli studenti tutti i lunedì
Roma, 26 mar. (askanews) - "Il piano Miozzo" sullo screening di massa a scuola "è una bellissima definizione, ma io ho semplicemente raccontato al ministro Bianchi l'esperimento della Provincia autonoma di Bolzano che prevede questa cosa" e che è suggerita anche "da Lancet, che propone due test a settimana. Tutto si deve poi declinare sulla capacità di fare in questo momento queste cose: non significa il tampone" agli studenti "tutti i lunedì mattina, 8 milioni di test, è surreale e improbabile, non siamo matti abbastanza, ma significa immaginare e studiare delle ipotesi che hanno come obiettivo il cercare di riaprire.
Poi se si tratta di fare campioni, transfer, campionare in zone particolarmente a rischio si tratta di capirlo: il commissario Figliuolo è assolutamente disponibile a studiare ipotesi". Lo ha detto Agostino Miozzo, consulente del ministero dell'Istruzione per la gestione delle scuole, a Radio Anch'io su Radio 1.Sul rischio contagi a scuola, Miozzo ha ricordato che nelle ore in classe "il ragazzo tutelato, è assistito, in quegli spazi vigono delle regole: altra cosa è il movimento di 8 milioni di studenti, che partono da casa e arrivano a scuola. Su quello possiamo fare poco: se i trasporti non sono stati risolti come tema sostanziale della riduzione del rischio, la scuola è intesa in senso lato, dal trasporto al momento didattico"."A dicembre i prefetti in tutta Italia avevano dato indicazioni precise per ricondurre a un rischio accettabile il problema, poi noi teniamo le scuole chiuse ma alcune attività sportive sono aperte. Dobbiamo accettare l'idea che fino a quando la copertura vaccinale non sarà sufficientemente diffusa dobbiamo convivere con il rischio, ma non possiamo immaginare che le scuole restino chiuse". Tra gli adolescenti "il disagio psicologico è devastante e i reparti di neuropsichiatria infantile sono strapieni", ha concluso Miozzo.