"Ho coltello e pistola, quale uso?", 25enne denuncia l'ex. A Napoli, studentessa va dai carabinieri in preda al panico
La 25enne ha spiegato che all’inizio la relazione sembrava normale, ma è degenerata rapidamente. “Era diventato ossessivo – racconta –. Ricevevo telefonate e videochiamate minacciose"

Una studentessa di 25 anni originaria di Salerno, residente a Napoli, ha denunciato gravi minacce e atti persecutori da parte del suo ex compagno. La giovane, che studia arti dello spettacolo, ha raccontato ai Carabinieri della stazione Stella episodi inquietanti accaduti negli ultimi giorni, culminati in una videochiamata con minacce di morte.
La minaccia
“Mi ha mostrato un coltello in videochiamata – si legge nella denuncia – dicendo che aveva anche una pistola in casa. Poi mi ha detto testualmente: ‘Devi dirmi tu che cosa devo usare’.” La studentessa, visibilmente scossa, ha riferito di essere entrata in crisi emotiva, piangendo e temendo per la sua incolumità e quella dei suoi amici. L’episodio più recente risale a mercoledì scorso, quando l’ex l’ha contattata mentre stava entrando in un teatro. Secondo quanto riferito, le avrebbe intimato: “Se vedo che saluti quel tuo amico, lo ammazzo con il coltello”.
Relazione breve, ma già segnata da comportamenti ossessivi
La 25enne ha spiegato che all’inizio la relazione sembrava normale, ma è degenerata rapidamente. “Era diventato ossessivo – racconta –. Ricevevo telefonate e videochiamate minacciose, continue pressioni psicologiche. Quando ho deciso di lasciarlo, la situazione è peggiorata.”
Attualmente, la ragazza ha dichiarato di essersi barricata in casa, temendo una possibile aggressione. I Carabinieri hanno già attivato la procedura del Codice Rosso, che garantisce un intervento rapido in casi di violenza di genere, stalking e minacce gravi.
L’avvocato: “Ridurre i tempi di intervento nei casi di Codice Rosso”
A seguire il caso è l’avvocato Sergio Pisani, che sottolinea l’urgenza della situazione: “I tre giorni previsti dalla legge per ascoltare la vittima possono essere troppi in casi così gravi. Servono tempi di reazione ancora più rapidi”. L’episodio riaccende l’attenzione sulla crescente emergenza della violenza contro le donne e sui rischi legati a comportamenti ossessivi e persecutori anche dopo relazioni di breve durata.