Baby-sitter uccisa, spunta un video che mostra il compagno trascinare un borsone. Si cerca corpo nelle campagne
Pablo Heriberto Gonzalez Rivas ha ammesso l'omicidio di Jhoanna Nataly Quintanilla. La gip conferma il carcere mentre si cerca ancora il corpo
C'è un video agli atti dell'inchiesta sull'omicidio della baby-sitter salvadoriana Jhoanna Nataly Quintanilla, che riprende il compagno Pablo Heriberto Gonzalez Rivas andare in cantina e uscirne con un borsone, quello che ha confessato di avere buttato tra Treviglio e Cassano d'Adda, nel Milanese, con all'interno il cadavere della donna. L'uomo si trova in carcere con l'accusa di omicidio aggravato e di occultamento di cadavere.
Il video
Le immagini sono state realizzate da una telecamera di sicurezza posizionata nei pressi dell'abitazione della coppia, nella zona nord di Milano, la notte tra il 24 e il 25 gennaio, quando la vittima è stata uccisa. Gli inquirenti hanno appurato che la donna era entrata in casa intorno alle 18 del 24 gennaio e non era più stata avvistata dalle telecamere. All'1:52 del 25 gennaio si vede il compagno, un connazionale, andare in cantina ed uscire con il borsone. Gonzales è immortalato mentre parcheggia all'inizio della rampa dei box della palazzina l'auto sulla quale, poco dopo, carica sul sedile del passeggero il pesante borsone dotato di ruote dopo averlo trascinato per alcuni metri.
La ricostruzione dei carabinieri
l'uomo riporta l'auto nel box, rientra in casa e solo il giorno dopo, alle 18:35, esce con l'auto e si allontana da casa. Il sistema di controllo nazionale targhe rileva la presenza della sua auto fino a Cassano d'Adda e durante il viaggio di ritorno. Gonzalez ha raccontato di aver buttato il corpo della compagna, che secondo la sua versione ha strangolato in un gioco erotico, nei dintorni di Cassano d'Adda. Le ricerche dei carabinieri proseguono perché il borsone non è ancora stato trovato.
Versione da verificare
Ha agito con lucidità per sbarazzarsi del cadavere e la sua versione, ossia l'aver ucciso la sua compagna involontariamente durante un gioco erotico, deve ancora essere verificata. E poi era in procinto di partire per Lisbona. Così la gip di Milano Anna Calabi nel provvedimento con cui ha convalidato l'arresto e disposto il carcere per Pablo Heriberto Gonzalez Rivas, il salvadoriano che ha confessato di aver ucciso la compagna Jhoanna Nataly Quintanilla e di aver nascosto il cadavere in un borsone per poi gettarlo nei campi dell'hinterland milanese. Per la giudice sussistono i gravi indizi di colpevolezza.
Il tentativo di depistare le indagini
Ha gettato in un cestino vicino a casa il cellulare spento di Jo insieme al suo cappello rosso e ad alcuni indumenti nel pomeriggio del giorno dopo l'omicidio per simulare un allontanamento volontario, Pablo Heriberto Gonzalez Rivas, accusato di aver ucciso la compagna Jhoanna Nataly Quintanilla. Lo ha raccontato il 48enne salvadoriano sabato alla gip Anna Calabi, davanti alla quale ha ammesso l'omicidio sottolineando però di non averlo fatto volontariamente ma di averle stretto le mani al collo durante un gioco erotico, aggiungendo che il rapporto di coppia andava bene, senza discussioni, e di essere dispiaciuto per quello che è accaduto.
L’arresto e le indagini ancora in corso
La giudice ha convalidato il fermo e disposto il carcere ritenendo che l'indagato possa inquinare le fonti di prova sottolineando che si sta ancora cercando il corpo della donna, che l'uomo, come lui stesso ha detto, ha messo in un borsone e gettato nelle campagne dell'hinterland, e il suo cellulare dal quale, una volta acquisiti i dati con copia forense del contenuto, potrebbero venire a galla nuovi spunti investigativi.