Blitz della Finanza nella sede del Milan: indagati l'ad Furlani e il suo predecessore Gazidis. Cosa rischia il club
Da una serie di elementi acquisiti nelle indagini dei pm di Milano emerge "l'ipotesi che il Fondo Elliott conservi attualmente il controllo sostanziale della società. Il Milan rassicura i tifosi con una nota ufficiale: club terzo ed estraneo al procedimento in corso. Ma c'è il rischio di una penalizzazione in classifica in campionato e da parte dell'Uefa di una esclusione dalle coppe europee nella prossima stagione

L'ad del Milan Giorgio Furlani è indagato dalla Procura di Milano per ostacolo alla attività di vigilanza della Figc nell'inchiesta che riguarda la cessione del club rossonero dal fondo Elliott alla Redbird di Jerry Cardinale. La Gdf ha effettuato perquisizioni anche nella sede della società rossonera relative all'ufficio dell'amministratore delegato e di altre persone con ruoli apicali.
Insieme a Furlani è indagato anche il suo predecessore Ivan Gazidis, secondo quanto emerge dalle perquisizioni effettuate oggi dai finanzieri del nucleo speciale di polizia valutaria della Gdf del club che è estraneo all'inchiesta. L'ipotesi contestata nell'indagine, che riguarda anche altre due persone operative in Lussemburgo, è ostacolo all'attività di vigilanza della Figc in merito alla comunicazione della titolarità effettiva della società. Comunicazione che, secondo la Procura, non sarebbe avvenuta.
LE IPOTESI DEGLI INQUIRENTI
Da una serie di elementi acquisiti nelle indagini dei pm di Milano Giovanni Polizzi e Giovanna Cavalleri, condotte dal Nucleo speciale di polizia valutaria della Gdf, emerge "l'ipotesi che il Fondo Elliott conservi attualmente il controllo sostanziale della società Ac Milan, laddove all'Autorità di vigilanza Figc sarebbe, invece, stata rappresentata l'effettiva cessione della proprietà in favore del Fondo Redbird" di Gerry Cardinale nel 2022. Lo scrivono i pm nel decreto di perquisizione a carico dei quattro indagati, tra cui l'ad Giorgio Furlani.
Dall'analisi dei documenti acquisiti dalla Procura di Milano nell'indagine sulla cessione del Milan dal fondo Eliott a RedBird "sembrerebbe emergere la circostanza che la maggior parte del capitale utilizzato per la compravendita sia proveniente da un veicolo societario non riferibile" alla stessa RedBird. Lo si legge nel decreto di perquisizione eseguito oggi dal Nucleo Speciale di Polizia Valutaria della Gdf, su delega dei pm Giovanna Cavalleri e Giovanni Polizzi. Tra i 4 indagati ci sono l'ad Giorgio Furlani e il suo predecessore. "L'ipotesi è che il fondo Elliott conservi attualmente il controllo sostanziale della società".
LA POSIZIONE DEL MILAN: CLUB TERZO ED ESTRANEO AL PROCEDIMENTO IN CORSO
Il Milan ha rassicurato i propri tifosi diramando una nota ufficiale. "In merito alla perquisizione avvenuta in data odierna nella propria Sede, la società AC Milan risulta terza ed estranea al procedimento in corso che attiene all’acquisizione della stessa, perfezionata nell’agosto 2022. L’indagine, che coinvolge anche i legali rappresentanti con potere di firma, Giorgio Furlani e Ivan Gazidis, attuale e precedente AD del Club, ipotizza non corrette comunicazioni alla competente autorità di vigilanza. La società sta prestando piena collaborazione all’autorità inquirente" si legge nella nota.
COSA RISCHIA IL MILAN DAL PUNTO DI VISTA SPORTIVO
Nonostante le rassicurazioni i tifosi sono però in apprensione perché il club rischia nel campionato di Serie A una penalizzazione in classifica e in campo europeo una esclusione dalle coppe. Per quanto riguarda la giustizia sportiva italiana al Milan potrebbe essere infatti contestata la violazione dell’art 32 comma 5 del codice di giustizia sportiva, secondo cui “la società che non adempie agli obblighi di comunicazione e di deposito nei termini fissati dalle disposizioni federali in materia di controllo delle società professionistiche o di ammissione ai campionati professionistici o di rilascio delle licenze Figc è punita, per ogni inadempimento, con le sanzioni previste dalle medesime disposizioni federali ovvero, in mancanza, con quelle dell’ammenda o della penalizzazione di uno o più punti in classifica”. Come già anticipato ci sono poi da considerare eventuali sanzioni in campo europeo da parte della UEFA a causa della violazione delle norme sulla multi proprietà, che riguarderebbe il controllo, sempre da parte di Elliot, del Lille. In questo caso le sanzioni potrebbero riguardare l'esclusione dalle coppe europee nella prossima stagione.