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Ocean Viking, Francia: "Pronti a prendere una parte di migranti. Nessun dubbio che l'Italia aprirà il porto"

Il ministro dell’interno francese: “Il diritto internazionale è molto chiaro: quando una barca chiede di accostare con dei naufraghi a bordo, è il porto più sicuro e più vicino che deve accoglierla. Nello specifico, l'Italia”

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Ocean Viking
La nave Ocean Viking (Foto Ansa)

Non c’è ancora nessuna soluzione sulla questione dei migranti fermi al largo della Sicilia. Da alcuni giorni nel Mediterraneo ci sono tre navi gestite da altrettante Ong - l'Humanity 1 di SOS Humanity con 179 persone a bordo, la Geo Barents di Medici Senza Frontiere con  572 migranti  e l'Ocean Viking che ha raccolto 234 migranti -  che chiedono un approdo sicuro al nostro Paese. Tuttavia il Governo italiano continua a respingere ogni ipotesi di sbarco sul territorio nazionale e al momento sembra non avere nessuna intenzione di comunicare un porto sicuro. Così ora dopo la Germania anche la Francia ha invitato il nostro Paese a farlo. "Abbiamo detto all'Italia, e lo diciamo insieme alla Germania, che se la Ocean Viking verrà accolta in Italia, anche noi accoglieremo una parte dei migranti,delle donne e dei bambini, affinché l'Italia non si debba prendere carico da sola del fardello di questo arrivo", ha detto il ministro dell'Interno francese, Gérald Darmanin.

Darmanin: “L’italia non sarà lasciata sola”

Intervistato questa mattina da RMC-BFMTV, Darmanin ha spiegato: "Ho incontrato il nuovo ministro dell'Interno italiano (Matteo Piantedosi,ndr). Non dubitiamo che l'Italia rispetterà il diritto internazionale. Ma diciamo anche all'Italia che il problema della sua geografia, di essere dunque il Paese piu' vicino a questa nave (umanitaria.ndr.), non significa che debba essere lasciata sola".

"Roma ha firmato tutte le convenzioni"

Il ministro di Parigi ha anche sottolineato che l'Italia fa una "grande parte di umanità. Non dubitiamo un solo istante che l'Italia, membro dell'Unione europea, che ha firmato tutte le convenzioni internazionali", rispetti il diritto internazionale, accogliendo in uno dei suoi porti la nave umanitaria Ocean Viking della ong Sos Méditerranée, bloccata in mare con 234 migranti a bordo. "Il diritto internazionale è molto chiaro: quando una barca chiede di accostare con dei naufraghi a bordo, è il porto più sicuro e più vicino che deve accoglierla. Nello specifico, l'Italia", ha concluso  il ministro.

Combe: “Si tratta di una questione di umanità”

"La Francia è pronta ad accogliere" i 234 migranti "come ogni Paese", ha quindi dichiarato a France Info il ministro della Solidarietà francese, Jean-Christophe Combe, sottolineando che si tratta di una "questione di umanità". "Deve esserci un porto in Europa o in Francia che possa accoglierli, che possa curarli - ha proseguito Combe -. Non li lasceremo morire in mezzo al Mediterraneo, non li lasceremo andare alla deriva".

Ong: coinvolgere Paesi Ue per alleggerire l'Italia

Sulla questione interviene anche la Ong Sos Méditerranée da giorni al largo della Sicilia con 234 persone a bordo della Ocean Viking ."Da anni sosteniamo che gli Stati dell'Europa centrale si debbano fare carico di alleviare la pressione degli arrivi sull'Italia e su Malta". L'organizzazione ha poi precisato che "la redistribuzione dei migranti non è nostra competenza, quindi non abbiamo nulla da commentare su questo".

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