Violenza sessuale su due minorenni: il bomber del Padova e l’amico condannati a tre anni e 4 mesi
Michael Liguori e amico Andrea Perozzi sono accusati di stupro aggravato nei confronti di due ragazzine di 15 e 14 anni. La difesa: “Faremo appello”

Sono stati condannati a 3 anni e 4 mesi di carcere per violenza sessuale nei confronti di una minorenne il calciatore del Calcio Padova, Michael Liguori, e l'amico Andrea Perozzi. All'epoca dei fatti contestati, il calciatore ora 25enne era poco più che maggiorenne e la vittima delle violenze avrebbe avuto 14 anni appena.
I fatti
L’episodio contestato è accaduto il 4 luglio del 2018. Quando Liguori e l'amico avevano preso un appuntamento con due ragazzine di 14 e 15 anni. Ad organizzare l'uscita a quattro era stato Perozzi, che il giorno prima aveva conosciuto la ragazzina che l'ha poi denunciato all’acquapark di Tortoreto. “Non nego che quella ragazza mi piaceva da pazzi”, ha confermato lui stesso, sottoponendosi all’esame dell’imputato insieme all’amico. E così si sono dati un altro appuntamento “a quattro” per rivedersi la sera seguente stavolta alla stazione di Alba Adriatica. “La sua amica non era bellissima, ma era disponibile, me lo aveva scritto anche sul messaggio”, ha detto Perozzi.
L’accusa
Secondo l’accusa, sostenuta dalla pm Silvia Scamurra, “le due ragazze si sono ritrovate ad un appuntamento squallido – ha evidenziato in fase di requisitoria – al quale erano andate con un’altra predisposizione”. Difesi dall'avvocato Mauro Gionni, Liguori e Perozzi hanno sempre negato le accuse, ma le prove raccolte e le testimonianze delle vittime hanno portato alla loro condanna.
Gli imputati: "Rapporti consensuali"
Entrambi gli imputati hanno negato l’accaduto, sostenendo che i rapporti siano stati consensuali. "Lei voleva in tutti i modi farlo con me - ha detto il calciatore, all’epoca diciannovenne - Non mi sono dato una spiegazione del perché sono stato denunciato. Non ho mangiato per una settimana e sono stato male". Tuttavia per i giudici che l’hanno condannato a sei anni di distanza, l’atto sessuale è stato ottenuto con la forza. La difesa annuncia : “Faremo appello”
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