Il giallo di Manola e Paolo morti in mare, gli investigatori non hanno dubbi: “Sono scivolati dalla scogliera”
L’ipotesi più accreditata è che uno dei due sia scivolato mentre camminava sulle rocce franose, e viscide per l’umidità, con l’altro che ha provato a trattenerlo finendo però con l’essere trascinato a sua volta nella caduta

Una tragica fatalità. Non sembrano esserci più dubbi, Manola Mascia e Paolo Durzu sono caduti in mare dalla scogliera a picco di Cala Fighera mentre effettuavano un’escursione. Secondo la ricostruzione della tragedia resa dagli investigatori della Squadra mobile, dai Vigili del fuoco e dalla Guardia costiera, i due fidanzati sono precipitati insieme per una quarantina di metri, finendo fra gli scogli. L’ipotesi più accreditata è che uno dei due sia scivolato mentre camminava sulle rocce franose, e viscide per l’umidità, con l’altro che ha provato a trattenerlo finendo però con l’essere trascinato a sua volta nella caduta. Anche il capo della Squadra mobile, Davide Carboni, esperto escursionista si è convinto fin da subito che la morte dei due innamorati sia stata causata da una tragica fatalità.
Il risultato dell'autopsia
L'autopsia sul corpo di Paolo Durzu, effettuata dal medico legale Roberto Demontis, ha stabilito che il 33enne è morto per le gravi ferite riportate dalla caduta dalla scogliera di Cala Fighera, a Cagliari. Stesse ferite e stessa dinamica di caduta, dunque, per i due giovani vittime della tragedia avvenuta presumibilmente tra la sera di martedì e la mattina di mercoledì scorsi in una zona impervia - e per questo interdetta via terra - nel promontorio della Sella del Diavolo a Cagliari. Da quanto trapela, sia da parte del medico legale che ha effettuato gli esami necroscopici che degli inquirenti, si propende per un tragico incidente.
Una coppia serena
Gli investigatori hanno accertato che fra Manola e Paolo il rapporto era molto sereno e che nessuno dei due presentava aspetti depressivi, tanto meno di gelosia. Non hanno trovato riscontro le accuse fatte dal fratello di Manola ai genitori di Durzu. “L’avete uccisa voi, sarete contenti. Adesso potete anche ridere, tanto è questo che volete”, aveva urlato contro la coppia quando erano ancora in corso le ricerche del corpo del figlio. Uno sfogo proseguito sui social in cui il ragazzo racconta della sorella dimagrita e stressata dal rapporto con Paolo. Nel post parla di un faccia a faccia tra lui e lo stesso Paolo proprio due giorni prima della tragedia. Tuttavia gli inquirenti dopo aver ascoltato molte testimonianze hanno escluso l'ipotesi di un femminicidio-suicidio. Paolo e Manola sono morti a causa di un drammatico incidente.
L'ultimo caffè prima della tragedia
Nonostante le accuse del fratello di Manola, i genitori di Paolo li hanno sempre descritti come innamorati e in sintonia, pronti ad andare a vivere insieme. E anche la mattina di martedì Paolo e Manola sembravano felici. È così che i descrive il barista dove hanno preso l'ultimo caffè prima di avventurarsi verso cala Fighera. “Hanno preso due caffè e verso le 13 sono andati via. Erano sorridenti, tranquilli come sempre, ridevano e scherzavano", ha raccontato all'Unione Sarda Micael Secci, titolare dello Chic 53, il locale di via XX Settembre che i due fidanzati frequentavano ogni giorno. “Ci mancherà il momento selfie di Manu, lei amava farsi chiamare così, e il vocione di Paolo. Non riesco a credere come un posto così bello, e che loro amavano, li abbia portati via per sempre”.