Maltempo, chi sono i due dispersi: un velista in Sardegna e un ristoratore in Liguria. Torna il tempo stabile e soleggiato
Dopo settimane di maltempo e alluvioni arriva una svolta sul fronte meteo: l'anticiclone africano torna ad espandersi su tutta l'Italia, aprendo così una fase di tempo più asciutto e stabile.

Stava guadando un corso d'acqua per raggiungere un rifugio dove avrebbe cenato con alcuni amici quando la sua Jeep Wrangler è stata travolta da un'ondata di piena e trascinata via dalla corrente. Davide Manca, 41 anni di Cagliari, velista d'altura e appassionato di fuoristrada, risulta disperso da sabato notte a Monte Arcosu, quando sulla Sardegna meridionale si è abbattuto un violento nubifragio con piogge torrenziali che hanno fatto esondare alcuni fiumi e devastato le campagne.
Ricerche sospese per il buio
Le ricerche, portate avanti da 11 tecnici del Soccorso Alpino e Speleologico delle Stazioni di Cagliari, Iglesias e Medio Campidano, sono state sospese per il buio e riprenderanno martedì mattina all'alba. Le operazioni sono andate avanti con la perlustrazione di entrambe le sponde dell'alveo, a partire dal punto del ritrovamento dell'auto di Manca, avvenuto domenica, per oltre un chilometro a valle lungo il torrente, in direzione della diga di Medau Zirimilis. Sul posto sono intervenuti anche i vigili del fuoco, con l'ausilio di un elicottero, unità cinofile da ricerca in macerie e droni, e i carabinieri.
La dinamica del dramma
L'uomo era l'ultimo della fila, composta da quattro veicoli dove viaggiavano, separatamente, otto amici. La comitiva è stata sorpresa dal maltempo nell'oasi del Wwf , che si estende su tre comuni del sud Sardegna, tra i quali Siliqua, uno degli epicentri del violento nubifragio che in sei ore ha fatto cadere oltre 250 millimetri di pioggia. Gli amici di Manca sono riusciti a raggiungere il rifugio e a chiedere aiuto.
Salvi gli amici
Tutti sono stati raggiunti e messi in salvo domenica mattina dagli elicotteri dei vigili del fuoco. Anche oggi, il velivolo Drago VF 143, arrivato da Alghero, sta trasportando sul posto il personale specializzato nelle ricerche, tra cui anche una decina di carabinieri. La zona è ancora inagibile ai mezzi di soccorso a causa del fango e dei detriti che ne impediscono il passaggio. In campo anche gli specialisti dei vigili del fuoco con i droni e gli esperti del soccorso alpino speleologico. Per ora di Davide Manca nessuna traccia: sono state trovate solo alcune parti di un fuoristrada che sembrano compatibili con la Jeep del 41enne.
Ancora in corso ricerche disperso ad Arenzano
Si cerca anche Davide Violin, il ristoratore disperso da venerdì pomeriggio dopo essere stato travolto dalla piena del rio Lissolo, sulle altre di Arenzano (Genova). Violin aveva appena mandato un video delle condizioni meteo alla moglie, che è assessore nel comune in cui vivono, e doveva ritornare a casa quando è sparito. Secondo un testimone era a terra accanto all'auto quando è stato travolto dall'onda di piena di un torrente che aveva deviato il corso naturale a causa di una frana. Da quel momento le ricerche sono andate avanti sesta sosta. Al lavoro ci sono i vigili del fuoco con squadre di terra e i sommozzatori, la guardia costiera anche con l'elicottero per la ricognizione sul mare. Usati anche i droni. Venerdì pomeriggio sono state trovate alcune auto accartocciate, ma di Violin nessuna traccia.
3bMeteo: torna il bel tempo stabile e soleggiato
Dopo settimane di maltempo e alluvioni arriva una svolta sul fronte meteo: l'anticiclone africano torna ad espandersi su tutta l'Italia, aprendo così una fase di tempo più asciutto e stabile. La recente fase di maltempo è stata caratterizzata da una divergenza tra valori barici al suolo prossimi ai 1028/1030hPa con aria molto umida e valori più bassi in quota con aria fresca che ha incentivato nonostante il campo barico elevato la costruzione di nubi e le intense precipitazioni. Ora l'atmosfera si uniformerà anche in quota per cui avremo una perfetta sincronia lungo tutta la colonna d'aria che disincentiverà la costruzione di nubi e garantirà stabilità assoluta. Non dovremo inoltre più preoccuparci del vortice ciclonico che sarà ormai sul comparto iberico a portare piogge e temporali e da quella posizione potrà influenzare leggermente solo le nostre Isole maggiori.
Dovremo invece preoccuparci delle nebbie e dell'inquinamento perché saranno una caratteristica comune a tutte le aree pianeggianti e densamente abitate. L'aria è già molto umida di suo e ora con l'aumento della pressione quell'umidità tenderà a concentrarsi nei bassi strati e col passare dei giorni le nebbie diventeranno sempre più insistenti fino a diventare persistenti su alcune zone. Grandi pianure interne e valli saranno più penalizzate mentre colli e monti vedranno un clima atipico per la fine di ottobre caratterizzato da sole e temperature particolarmente miti. Vediamo allora come si svolgeranno le cose.