Lite tra ristoratrice pro-Palestina e turisti israeliani, la taverna finisce al centro di una polemica
La titolare del locale accusata di antisemitismo. Per lei minacce online dopo il video condiviso sui social
Il 3 maggio 2025, la Taverna Santa Chiara, situata nel cuore del centro storico di Napoli, è diventata teatro di una controversia che ha rapidamente guadagnato attenzione internazionale. Una coppia di turisti israeliani, dopo aver pranzato nel locale, ha iniziato una conversazione con altri clienti, elogiando Israele e invitando a visitarla. La titolare, Nives Monda, nota per il suo sostegno alla causa palestinese e per l'adesione del suo ristorante alla campagna "Spazio Libero dall'apartheid israeliano", ha espresso le sue opinioni in merito. Secondo la sua versione, la discussione è degenerata quando i turisti l'hanno accusata di antisemitismo e hanno iniziato a filmarla senza consenso. Il video dell'alterco, pubblicato sui social dalla turista Gilli Moses, mostra la ristoratrice che, in inglese, afferma: "You can go ahead, I don't want your money” (Puoi anche andare, non voglio i tuoi soldi).
Reazioni sui social e accuse reciproche
La diffusione del video ha scatenato una valanga di reazioni sui social media. Molti utenti hanno condannato l'atteggiamento della ristoratrice, accusandola di antisemitismo e promuovendo una campagna di recensioni negative contro la Taverna Santa Chiara. Altri, invece, hanno espresso solidarietà nei confronti di Nives Monda, difendendo il suo diritto di esprimere opinioni politiche.
In risposta, la ristoratrice ha pubblicato una dichiarazione sui social, affermando di essere stata vittima di un episodio intimidatorio e di una successiva campagna di odio. Ha inoltre annunciato l'intenzione di sporgere querela per diffamazione e violazione della privacy, sostenendo che il video è stato registrato e diffuso senza il suo consenso.
Intervento delle autorità e posizioni politiche
L'episodio ha attirato l'attenzione delle autorità locali. L'assessora al Turismo del Comune di Napoli, Teresa Armato, ha incontrato i turisti israeliani, esprimendo solidarietà e sottolineando che Napoli è una città accogliente e tollerante. Tuttavia, questa presa di posizione ha suscitato critiche da parte di alcuni esponenti politici locali, che hanno accusato l'amministrazione comunale di schierarsi con i "negazionisti del genocidio".
Conseguenze legali e dibattito
Entrambe le parti coinvolte hanno annunciato l'intenzione di intraprendere azioni legali. I turisti israeliani stanno valutando la possibilità di presentare un esposto formale per discriminazione, mentre la ristoratrice ha già annunciato una querela per diffamazione e violazione della privacy.