[Il documento] Guerra al mercato nero dei selfie vip, ecco la lettera dell’Antritrust ai famosi: “basta marchette nascoste. Usate l’hashtag #pubblicità”

L’Autorità consiglia agli influencer l’utilizzo di hashtag specifici con parole chiave come: #pubblicità, #sponsorizzato, #advertising, #inserzioneapagamento. Nello stesso post va inserito anche il nome del marchio

Basta pubblicità “occulta” nelle foto e nei selfie postati in rete. E’ dovuta intervenire l’Autorità Antistrust per tutelare il sacrosanto diritto degli utenti di conoscere se con il loro like stiano contribuendo agli interessi economici di qualche brand o degli influencer di turno. L’obiettivo è rendere la pubblicità “trasparente”, così come previsto dal Codice del Consumo. E così l’Autorità Antitrust (in collaborazione con il Nucleo speciale Antitrust della Guardia di Finanza) ha deciso di inviare una sua lettera agli influencer più quotati e ad alcuni marchi di moda. Tra i destinatari anche Chiara Ferragni, Belen Rodriguez, Fedez, Alessia Marcuzzi, Melissa Satta. Per il momento si tratta di segnalazioni amichevoli (“moral suasion”), ma la strada inboccata è quella della “tolleranza zero”.

Il codice per contrastare il “marketing occulto”

Occorre far capire in maniera chiara agli utenti quando il post pubblicato sui social contenga pubblicità riferite a marchi o brand. In pratica “la pubblicità deve essere chiaramente riconoscibile come tale”. L’Autorità consiglia agli influencer l’utilizzo di hashtag specifici con parole chiave come: #pubblicità, #sponsorizzato, #advertising, #inserzioneapagamento. Nello stesso post va inserito anche il nome del marchio. La stessa Autorità sottolinea come il “fenomeno del marketing occulto” sia ritenuto “particolarmente insidioso” e quindi sollecita nella lettera “tutti gli operatori coinvolti a vario titolo nel fenomeno a conformarsi alle prescrizioni del Codice del Consumo, fornendo adeguate indicazioni atte a rivelare la reale natura del messaggio, laddove esso derivi da un rapporto di committenza e abbia una finalità commerciale”. Ai nostri influencer non resta ora che adeguarsi alle richieste. 

Un fenomeno in crescita costante

L’influencer marketing, spiega l’Autorità Antitrust, consiste nella diffusione su blog, vlog e social network (come Facebook, Instagram, Twitter, Youtube, Snapchat, Myspace) di foto, video e commenti da parte di “bloggers” e “influencers” (ovvero di personaggi di riferimento del mondo online, con un numero elevato di followers), che mostrano sostegno o approvazione (endorsement) per determinati brand, generando un effetto pubblicitario, ma senza palesare in modo chiaro e inequivocabile ai consumatori la finalità pubblicitaria della comunicazione.  Quello che preoccupa è la diffusione del fenomeno e la sua efficacia. Gli influencer, sempre secondo l’Autorità, riescono a instaurare una relazione con i followers-consumatori, i quali percepiscono tali comunicazioni come consiglio derivante dall’esperienza personale e non come comunicazione pubblicitaria. Spesso, le immagini con brand in evidenza, postate sul profilo personale del personaggio, si alternano ad altre dove non compare alcun marchio, in un flusso di immagini che danno l’impressione di una narrazione privata della propria quotidianità.

La top ten degli influencer più pagati 

Per capire meglio il giro economico che c’è dietro la pubblicità “occulta” sui social, basti pesare che la fashion blogger italiana Chiara Ferragni, 10 milioni di follower su Instagram (sesta nella classifica degli influencer più pagati al mondo stilata dal Daily Telegraph), guadagna circa 10.400 euro per ogni post pubblicato. Ma al primo posto c’è Huda Kattan, 24 anni. Si porta a casa 15.600 euro per ogni post promozionale. Il 22enne americano Cameron Dallas (20,1 milioni di follower su Instagram), invece, guadagna per ogni post promozionale circa 14.700 euro. Non se la passano male nemmeno Jen Selter (influencer americana appassionata di fitness) con 13 mila euro a post, oppure la 27enne britannica Zoe Sugg con 12 mila euro. Nash Grier, 19enne americano, ne guadagna 12 mila. Seguono la blogger californiana Julie Sariñana (8.600 euro), la fashion blogger statunitense Aimee Song (7.800 euro) e la newyorchese di 25 anni Danielle Bernstein (6 mila euro). Chiude la top ten un’altra newyorchese: Liz Eswein. Le sue foto sulla Grande Mela possono valere 5.200 euro l’una.