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Il titolone su Renzi da eliminare, Senaldi: "Era quasi un complimento. Chi vuole sparargli è dentro il Pd"

"Per stendere Renzi bisogna sparargli": ha suscitato un vespaio il titolo in prima pagina sul quotidiano Libero dopo l'ospitata del segretario Pd su La 7. Il direttore di Libero: "Una metafora per dire che Renzi è ancora forte dentro il partito"

Paola Pintusdi Paola Pintus   
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"Incitamento alla violenza", "atto gravissimo", "intervenga la magistratura". Fioccano le condanne sul titolo provocatorio di Libero all'indomani dell'uno contro tutti andato in scena nella trasmissione di Giovanni Floris, protagonista il segretario del Pd: "Per stendere Renzi bisogna sparargli". Questa la metafora forte scelta dall'autore del pezzo, Vittorio Feltri, e difesa dal direttore del quotidiano, Pietro Senaldi. Dai luogotenenti del partito Rosato e Zanda fino ai Ministri Martina e Finocchiaro, per finire con i presidenti di Camera e Senato, Boldrini e Grasso, e coi vertici dell'Fnsi, la Federazione nazionale della stampa: per tutta la mattina è stato un fioccare di dichiarazioni e prese di posizione. Solo dopo che il diretto interessato, Matteo Renzi, è intervenuto per dire che non si sentiva minacciato "per una battuta poco felice" del giornale, il rumore si è -parzialmente- placato.

Senaldi, dica la verità: era proprio necessario?

"Noi non pensavamo di fare un titolo forte. La nostra preoccupazione era addirittura che fosse  encomiastico nei confronti di Renzi. Quando uno dice che per fermare uno bisogna sparargli significa che è imbattibile, che è forte. E' una metafora. L'altra sera vedevo la partita: per fermare Icardi ci vuole il mitragliatore; nessuno ha pensato che il telecronista fosse un tifoso della Juve che incitasse ad ammazzare Icardi. Poi scusate, non abbiamo mai incitato a sparare contro Renzi quando era presidente del Consiglio, volete che lo facciamo ora all'indomani di una tornata elettorale in cui è arrivato terzo su tre?". 

Questa spiegazione forse bisognerebbe darla ai vertici dell'Fnsi che sulla faccenda prendono posizione in maniera molto netta.

"L'Fnsi ha preso una topica, si accoda all'onda, forse non vuole aver problemi e per questo prende le distanze: ma da cosa? Nel senso che bisognebbe anche aver letto il pezzo, l'occhiello e il titolo. Io francamente se uno mi dice: per fermare Senaldi bisogna sparargli io penso che i miei articoli abbiano forza, che quello che dico abbia un peso, non penso che sia un invito a farmi fuori. Poi, scusate, mi sembra che a Renzi vogliano sparare più nel Pd che da Libero. Il suo problema di sopravvivenza ce l'ha dentro il suo partito, non con noi. Quante volte abbiamo letto titoli dello stesso tenore sugli altri giornali? "Renzi politicamente è morto", "D'alema spara su Renzi", volete dirmi che non li avete mai letti?"

Forse voi giocate un pò troppo sul filo dell'equivoco. 

"Ma quale equivoco? Qui davvero non c'è niente da equivocare. La verità è che c'è un sacco di gente, soprattutto in politica che non sa fare il suo lavoro. Non hanno soluzioni per i problemi del paese che si sono candidati a risolvere e pensano che se dicono che il titolo di Libero non va bene allora hanno  fatto il loro mestiere. Ma davvero il problema del paese è come titola Libero?"

Paola Pintusdi Paola Pintus   

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