Inneggia a Filippo Turetta e aggredisce i carabinieri: arrestato 20enne diretto dalla ex. Gino Cecchettin: "Ci vorrei parlare"
Si tratta di un 20enne ferrarese, citato da Gino Cecchettin durante un incontro con gli studenti, con cui il padre di Giulia Cecchettin vorrebbe parlare: quel Filippo preso come "modello" è ora in carcere

Inneggiava a Filippo Turetta sui propri profili social e nei messaggi con amici, prendendosela con la sua ex fidanzata, che lo aveva lasciato dopo minacce e maltrattamenti. È stato alla fine arrestato mentre tentava di raggiungerla in treno, bloccato dopo aver aggredito alcuni carabinieri in una stazione del Vicentino.
Chi è il giovane fermato
Si tratta di un 20enne ferrarese, citato da Gino Cecchettin durante un incontro con gli studenti, con cui il padre di Giulia Cecchettin vorrebbe parlare: quel Filippo preso come "modello" è ora in carcere. Il giovane è stato fermato alla stazione ferroviaria di Montecchio Precalcino (Vicenza), dove i militari si erano recati dopo una segnalazione dei colleghi di Ferrara, allertati dall’arrivo del ragazzo intenzionato a raggiungere Mirano (Venezia), dove vive la ex, che lo aveva denunciato per minacce.
La reazione
Alla richiesta di identificazione ha reagito violentemente, strattonando i carabinieri e cercando di salire su un treno in partenza. È stato quindi bloccato e ammanettato per resistenza a Pubblico Ufficiale. Il GIP del Tribunale di Vicenza ha convalidato l’arresto e disposto la misura cautelare dell’obbligo di presentazione quattro volte a settimana presso la caserma dei Carabinieri di Ferrara.
Gino Cecchettin: "Chi esalta Turetta ha bisogno di capire"
Gino Cecchettin ha espresso il desiderio di parlare con il giovane arrestato a Busto Arsizio, in provincia di Varese, che aveva scritto “capisco Turetta”, e con un 19enne fermato a Venezia che sui social diceva “Turetta è un modello da seguire”. “Vorrei veramente un confronto. Secondo me è proprio a loro che dovremmo parlare perché chi esalta la violenza forse ha più bisogno di altri di capire che c'è un modo nuovo di parlare”, ha detto a Milano. “Dovremmo cercare il confronto, non l’attacco”. Gino Cecchettin ha aggiunto di voler far vivere a quei giovani “una settimana della vita di Turetta oggi”, per mostrare loro cosa significhi davvero. “Che modello può essere una persona che deve passare la vita in carcere?”.
Cultura e prevenzione: la risposta di Gino Cecchettin
Durante un incontro con studenti dell’istituto Modugno di Conversano, del liceo Carlo Porta di Monza e del liceo artistico Boccioni di Milano, Gino Cecchettin ha sottolineato: “Anche da un punto di vista razionale non c’è nulla da imitare. Se fossi un giovane di oggi, non vorrei minimamente essere paragonato a Turetta o vederlo come un esempio. Ma questo lo risolviamo solo con la cultura”.
Educazione contro gli stereotipi: l'impegno della Fondazione Giulia Cecchettin
Corsi fin dalla scuola materna per insegnare a bambine e bambini a superare gli stereotipi e i pregiudizi di genere: è questo il cuore del progetto della Fondazione Giulia Cecchettin, presentato da Gino durante il Festival dei Diritti Umani a Milano. “I femminicidi sono la punta dell’iceberg. Contiamo più di cento vittime ogni anno, ma ci sono migliaia di violenze quotidiane vissute da donne”. Ha ricordato che anche se le leggi contro il patriarcato esistono, “non basta la norma a risolvere il problema sociale. Serve decostruire ogni giorno i comportamenti sessisti e maschilisti”.
La Fondazione sta sviluppando corsi per docenti e studenti, da iniziare già nel prossimo anno scolastico, partendo dal Veneto, ma con l’obiettivo di raggiungere tutte le scuole d’Italia. È già attivo anche un progetto pilota in tre o quattro Regioni per la formazione di insegnanti della scuola primaria.