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Santanché, dalla truffa all’Inps al caso della villa al mare: tutte le inchieste sulla ministra del Turismo

Diverse vicende giudiziarie coinvolgono la senatrice di Fratelli d’Italia: tra truffa aggravata, bilanci truccati e ipotesi di riciclaggio, ecco lo stato dei procedimenti

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La ministra del Turismo Daniela Santanché è al centro di più filoni giudiziari, alcuni dei quali legati alla sua attività imprenditoriale. Il procedimento giudiziario più delicato è quello che riguarda l’accusa di truffa aggravata ai danni dell’Inps, nell’ambito dell’inchiesta su Visibilia, società da lei riconducibile.

L’udienza preliminare, prevista per domani, potrebbe slittare a seguito della richiesta del nuovo legale della ministra di ottenere termini a difesa per esaminare gli atti. In questo processo, Santanché è imputata insieme al compagno Dimitri Kunz e a una terza persona, per presunte irregolarità nella gestione della cassa integrazione Covid per 13 dipendenti. Il danno per l’ente previdenziale è stato definito “ingente”.

Cassazione: la competenza è di Milano

Il caso è stato oggetto anche di un intervento della Corte di Cassazione, che a gennaio ha stabilito la competenza della magistratura milanese, respingendo l’istanza della difesa che chiedeva il trasferimento a Roma.

Processo per bilanci truccati Visibilia: nuova udienza ad aprile

Un secondo procedimento, sempre a Milano, riguarda l’accusa di false comunicazioni sociali. Anche questo processo, che coinvolge 17 imputati, è stato rinviato dal 20 marzo al 15 aprile per motivi organizzativi. A disporre il rinvio a giudizio, su richiesta dei pm Marina Gravina e Luigi Luzi, è stata la gup Anna Magelli.

Tra gli imputati figurano anche Kunz, l’ex compagno Canio Giovanni Mazzaro, la sorella Fiorella Garnero e la nipote Silvia Garnero. L’inchiesta ha messo in luce presunte irregolarità contabili tra il 2016 e il 2022, con bilanci che avrebbero occultato perdite milionarie per consentire al gruppo di rimanere operativo e continuare a generare utili.

Accuse: “Tutti sapevano, tutti hanno taciuto”

Secondo i magistrati, una delle contestazioni principali riguarda la mancata svalutazione dell’avviamento nei bilanci di Visibilia Editore, per cifre comprese tra 3,2 e 3,8 milioni di euro. Tali operazioni avrebbero alterato la rappresentazione patrimoniale della società. Gli inquirenti sostengono che “tutti sapevano e tutti hanno taciuto”, inclusa la stessa Santanché.

Bancarotta Ki Group e Bioera: nuove ombre sulla ministra

Un altro fronte giudiziario vede la ministra indagata per bancarotta in relazione al fallimento di Ki Group srl, società operante nel settore del bio-food, che Santanché ha guidato in passato. A dicembre è stata disposta la liquidazione giudiziale anche per Bioera, altra società della galassia imprenditoriale dell’ex manager, aprendo così nuovi scenari legati a possibili profili di bancarotta fraudolenta.

Forte dei Marmi e il caso Negma: altri dossier aperti

Due ulteriori dossier giudiziari sfiorano la figura della ministra. Il primo riguarda la villa al mare di Francesco Alberoni a Forte dei Marmi, acquistata dal compagno Dimitri Kunz e da Laura De Cicco, moglie del presidente del Senato Ignazio La Russa. L’operazione è finita sotto la lente della Procura per ipotesi di riciclaggio.

Il secondo dossier riguarda il caso Negma, un fondo con base negli Emirati Arabi e nelle British Virgin Islands, coinvolto in una rete finanziaria che secondo gli investigatori potrebbe nascondere operazioni opache.

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