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Chi è il fidanzato di Ilaria che ha confessato: "Mi spiace per quello che ho fatto". Uccisa con i genitori di lui in casa

Si chiama Mark Antony Samson, nel corso dell'interrogatorio avrebbe sostanzialmente ammesso le sue responsabilità indirizzando gli inquirenti alla individuazione del corpo

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Ilaria Sula
Ilaria Sula

Mark Antony Samson, il 23enne accusato dell'omicidio di Ilaria Sula, ha confessato davanti agli inquirenti dicendo: "Mi dispiace per quello che ho fatto". Tuttavia, durante l'interrogatorio, il giovane non ha fornito dettagli sul movente, sul giorno esatto del delitto né sulle fasi precedenti alla brutale aggressione. Le indagini potrebbero fare luce su questi aspetti attraverso l'analisi delle telecamere di sorveglianza presenti nella zona di via Homs, nel quartiere Africano di Roma, dove Samson viveva con i genitori e dove si è consumato il delitto.

Azioni di depistaggio e cancellazione dei profili social

Gli investigatori stanno analizzando il cellulare dell'assassino, poiché nei giorni successivi alla scomparsa di Ilaria avrebbe cercato di sviare le ricerche. Samson si sarebbe infatti recato dalle amiche della giovane per chiedere informazioni su di lei, pur sapendo che era già morta. Secondo quanto emerso, avrebbe anche cancellato i profili social della vittima e inviato messaggi alle sue amiche dal telefono di Ilaria, prima di sbarazzarsene gettandolo in un tombino. Intanto, la Procura ha chiesto la convalida del fermo e ha disposto l'autopsia per chiarire le dinamiche del femminicidio.

Il dolore del padre di Ilaria: "Lui mi ha abbracciato dopo l'omicidio"

A raccontare il dramma è Flamur Sula, padre della vittima, che ha rilasciato un’intervista a Chi l’ha Visto?. "L'ultima volta che abbiamo sentito Ilaria era martedì. Ci ha detto che sarebbe tornata a casa sabato", ha dichiarato. Poi, però, dalla ragazza sono arrivati strani messaggi che hanno insospettito la famiglia: "Mi scriveva ‘Ciao pa’, non ti preoccupare. Sto bene. Mi sono allontanata con un ragazzo e una ragazza. Torno a Terni tra un mese’. Ma se fosse stata davvero mia figlia, mi avrebbe chiamato."

Sabato scorso, preoccupati, i familiari hanno denunciato la scomparsa. Il giorno successivo, in questura, il padre ha incontrato Samson senza sapere che i due si erano lasciati. "Ci ha detto che gli dispiaceva tanto, che era preoccupato per la scomparsa di Ilaria. Sembrava tranquillo, mi ha dato anche un abbraccio", ha raccontato, ancora incredulo di fronte alla crudeltà dell’ex compagno della figlia.

La ricostruzione del delitto: c'erano i genitori del giovane in casa

L'aggressione, secondo la ricostruzione degli invetigatori, sarebbe avvenuta all'interno dell'appartamento in via Homs, nel quartiere Africano di Roma. Al momento del delitto, nell’abitazione erano presenti anche i genitori del 22enne, che però non risultano indagati. Durante l’interrogatorio con il pubblico ministero, Samson ha scelto di non rispondere a diverse domande. Tuttavia, ha ammesso di aver caricato il corpo senza vita di Ilaria in una valigia, per poi trasportarlo in auto e gettarlo in un dirupo. 

 

Le indagini: il cellulare ancora disperso

L'arma del delitto, un coltello, è stata gettata in un cassonetto nel quartiere Montesacro, ma non è stata ancora ritrovata. Anche il cellulare della vittima è stato occultato: secondo quanto dichiarato dall’indagato, il telefono sarebbe stato gettato in un tombino, ma le ricerche non hanno ancora portato a risultati. Il dispositivo sarebbe stato utilizzato dallo stesso Samson durante il periodo in cui la ragazza risultava scomparsa, un elemento chiave per ricostruire le ultime ore della giovane.

Sequestrata l'abitazione del sospettato

L'appartamento di via Homs, nel quartiere Africano, dove il 23enne abitava con i genitori, è stato posto sotto sequestro. La Polizia Scientifica sta effettuando rilievi per raccogliere prove utili alle indagini.  Le operazioni hanno coinvolto anche unità scientifiche alla ricerca di tracce biologiche, oggetti o segni compatibili con un’aggressione.Contestualmente, gli agenti stanno ricostruendo i giorni precedenti la scomparsa, ascoltando i coinquilini della vittima, amici e familiari. Ogni elemento è al vaglio per confermare l’ipotesi investigativa principale.

Chi era Ilaria Sula

Originaria di Terni, Ilaria Sula era una studentessa del terzo anno di Statistica all'Università di Roma La Sapienza. Stimata da amici e colleghi, la sua scomparsa aveva mobilitato numerosi appelli sui social. Viveva a Roma con alcune coinquiline e i suoi genitori ne avevano denunciato la scomparsa presso il commissariato San Lorenzo. Un dettaglio inquietante: non aveva portato con sé i trucchi, segnale che il suo allontanamento non doveva essere definitivo.

La famiglia sotto shock: "Non ci diamo una spiegazione"

"Non riusciamo a darci una spiegazione. Perché lo ha fatto? Non capiamo perché lo ha fatto, lo sa solo lui". A dirlo Leon, il fratello minore di Ilaria Sula, la studentessa ventiduenne uccisa a Roma, arrivato nella Capitale con alcuni parenti. "Ho parlato con Ilaria l'ultima volta due settimane fa perché era venuta a trovarci a Terni - ricorda - Era tranquilla e non mi ha parlato di problemi. Poi solo messaggi, ma non sono sicuro che li abbia scritti lei". Quanto al fermato dice: "Lui lo conoscevo, sono stati un anno insieme ma si erano lasciati".

I vicini di casa della famiglia di Ilaria, 'sgomenti'

C'è silenzio intorno alla casa di Terni dove abita la famiglia di Ilaria Sula, la 22enne scomparsa lo scorso 25 marzo e trovata morta oggi in una valigia in un dirupo in provincia di Roma. Nella palazzina a due passi dallo stadio, le finestre sono aperte, ma non si vede nessuno. Pochi anche i passanti. Alcuni vicini di casa, attoniti per l'accaduto, descrivono la famiglia come "persone perbene, educate". Il padre di Ilaria, secondo quanto appreso, è un operaio, la mamma è casalinga. Il fratello di Ilaria ha 19 anni.

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