Il filosofo Caffo si difende in aula: "Vergogna per una relazione cosi' virulenta"
"E' emersa la versione dei fatti dell'imputato e, a nostro parere, anche una serie di riscontri esterni, documentali, che l'imputato ha saputo dare per tutto il corso del dibattimento. La sua versione si contrappone frontalmente a quella dell'accusa pubblica e privata, il compito sara' del tribunale di stabilire quale delle due ritenere attendibile".
Lo afferma l'avvocato Filippo Corbetta, legale del filosofo Leonardo Caffo, a processo a Milano per presunti maltrattamenti sull'ex compagna. Quanto all'episodio della mano rotta Caffo, che non ha rilasciato dichiarazioni ai cronisti al termine dell'udienza, ha parlato nel corso del suo esame di "vergogna dovuta al contesto in cui l'episodio e' avvenuto. Ha sempre affermato di vergognarsi per una relazione che arriva a quei livelli di virulenza", aggiunge il suo difensore.