Ichnusa rilancia la lotta contro il vetro abbandonato
La campagna “Se deve finire così, non beveteci nemmeno” arriva anche nella Penisola: giornate di pulizia, sensibilizzazione e arte urbana per dire basta alle bottiglie abbandonate

Alla vigilia dell’estate 2025, Ichnusa rinnova il suo impegno ambientale contro uno dei gesti più dannosi e sottovalutati: l’abbandono del vetro. Lo fa riproponendo la campagna “Se deve finire così, non beveteci nemmeno”, lanciata nel 2024 e accolta con entusiasmo da gran parte dell’opinione pubblica. Stavolta, però, il messaggio del birrificio sardo varca i confini dell’isola per arrivare anche a Milano e Bologna, portando con sé un invito diretto al rispetto del territorio, alla responsabilità e alla bellezza dei piccoli gesti.
Secondo uno studio realizzato da AstraRicerche per Ichnusa, 1 italiano su 4 ammette di aver abbandonato bottiglie nell’ambiente almeno una volta nella vita, e 1 su 10 lo ha fatto solo nell’ultimo anno. Una statistica che preoccupa, se si considera quanto il vetro abbandonato impatti sulla qualità dei luoghi e sull’ecosistema, specie in estate e nelle zone della movida. Ed è proprio in questi luoghi che Ichnusa, in collaborazione con Legambiente, ha deciso di intervenire ancora più concretamente.
Un progetto che ha cambiato la percezione ambientale
Non solo parole, ma azioni e risultati misurabili. A un anno dal primo lancio della campagna, i numeri parlano chiaro: il 76% degli italiani ricorda lo slogan di Ichnusa, il 90% lo valuta positivamente e l’83% dichiara di prestare maggiore attenzione allo smaltimento del vetro.
Ma il dato forse più significativo è un altro: 7 italiani su 10 sono convinti che questa campagna possa cambiare davvero i comportamenti. Un segnale forte che trasforma una semplice iniziativa di marketing in un progetto di educazione civica. Ichnusa ha scelto una strada netta: meglio perdere un consumatore che guadagnare una bottiglia abbandonata in più.
Giornate di pulizia dalla Sardegna a Milano e Bologna
Anche quest’estate, le giornate di raccolta del vetro abbandonato animeranno Cagliari, Nuoro, Olbia, Sassari e Carloforte, con l’impegno attivo dei dipendenti del birrificio e dei volontari di Legambiente. Ma per la prima volta, la campagna attraversa il mare e raggiunge la Penisola, toccando Milano e Bologna con eventi simbolici e partecipativi.
Le affissioni con il claim della campagna sono già visibili in luoghi strategici, come gli aeroporti sardi, ma anche nelle zone urbane ad alta frequentazione giovanile. Un’azione mirata che vuole prevenire comportamenti scorretti nei momenti di aggregazione.
I “Bidoni Parlanti”: arte urbana per il bene comune
A rafforzare l’impatto visivo e culturale della campagna, tornano anche i celebri “Bidoni d’Autore”, contenitori per il vetro decorati da artisti locali in collaborazione con Urban Center. Distribuiti nei punti di consumo della Sardegna, questi bidoni trasformano un gesto quotidiano – come buttare una bottiglia nel posto giusto – in un’esperienza estetica, culturale e comunitaria.
“Non servono grandi gesti per fare la differenza – ha dichiarato Marta Battaglia, presidente di Legambiente Sardegna – la comunità, attraverso piccole azioni quotidiane, può diventare il motore di cambiamenti significativi”.
Un legame profondo con la Sardegna e il suo futuro
“Il nostro impegno nasce da un legame profondo con la Sardegna – ha affermato Paolo Ciccarelli, direttore del birrificio Ichnusa – un luogo che vogliamo contribuire a preservare, soprattutto quando ci rendiamo conto che le nostre bottiglie possono finire in contesti di degrado. L’accoglienza positiva della campagna ci ha spinto ad allargarla: la Sardegna resta centrale, ma ora portiamo il progetto anche in altre città italiane, con il contributo delle nostre persone e dei volontari di Legambiente”.
Il messaggio è semplice: raccogliere e smaltire correttamente è un gesto che restituisce bellezza e crea cultura. Ed è proprio attraverso questa cultura del rispetto che, anche un birrificio, può contribuire a proteggere il futuro.