Giunta Raggi verso superamento delibera Marino su spazi social
Roma, 9 ago. (askanews) - La Giunta Raggi vuole andare verso il superamento della Delibera Marino 140/2015 per l'uso sociale di parte del patrimonio immobiliare pubblico. Ma i ritardi nella seduta assembleare di oggi che esamina la delibera sull'ex Fiera di Roma potrebbe far slittare l'operazione a dopo la pausa estiva dei lavori dell'Assemblea Capitolina.L'esecutivo pentastellato, presente la sindaca Virginia Raggi in persona, ha preso un impegno preciso a riguardo con i movimenti romani in una riunione riservata tenutasi la scorsa settimana nel suo ufficio, a margine della seduta di approvazione dell'assestamento di bilancio. Dopo un paio di riunioni di Giunta in cui gli assessori capitolini competenti, tra Patrimonio, Sociale e Cultura, hanno discusso, a quanto si apprende, anche animatamente sullo strumento migliore per farlo, si è individuato quello della mozione di maggioranza che impegni la Giunta ad aprire un confronto con associazioni e realtà sociali senza indugi e a bloccare, nel frattempo, gli sgomberi degli spazi sociali e culturali della Capitale.
Così oggi, senza troppa pubblicità, è stata inserita all'ordine del giorno la mozione N. 7/2016. a firma delle Consigliere Catini, Guadagno e Vivarelli che "impegna la Sindaca e la Giunta Capitolina ad istituire un Tavolo tecnico propedeutico alla stesura di una nuova disciplina sull'uso dei beni del patrimonio indisponibile di Roma Capitale". Si arriverebbe così, a una sospensione di tutte le ordinanze di sgombero attualmente previste come effetto collaterale della delibera 140/2015 e all'esame caso per caso di tutte le posizioni aperte, come auspicato dalle forze sociali.Dopo l'approvazione della vecchia delibera la Giunta Marina aveva proceduto a controllare il pagamento dei canoni di affitto, individuando le morosità. Nel corso del 2013-2014 erano pertanto stati disposti numerosi sopralluoghi della polizia municipale. Alle realtà cui risultava scaduta l'assegnazione del bene, si è provveduto a mandare una richiesta di sgombero bonario o forzoso. Un provvedimento che ha colpito moltissime realtà cittadine, da allora in agitazione e anche oggi presenti in diverse decine in Aula Giulio Cesare per controllare che il provvedimento, qualunque forma esso assuma, venga approvato prima dell'autunno, prima del prossimo sgombero.