Roma blindata per l’addio a Papa Francesco: bazooka anti drone, tiratori scelti e oltre 2.000 agenti. Il piano di sicurezza
Attesi 200mila fedeli e 170 delegazioni da tutto il mondo: la Capitale si prepara a un evento storico

Roma si prepara a vivere uno dei momenti più solenni e delicati della sua storia recente: i funerali di Papa Francesco, un evento che richiamerà oltre 200mila persone nella zona del Vaticano. Saranno presenti 170 delegazioni internazionali, tra capi di Stato, autorità religiose e rappresentanze istituzionali. Proprio per questo, come ha spiegato il prefetto Lamberto Giannini, è stato ulteriormente rafforzato “il piano di sicurezza già predisposto per il Giubileo”, con l’aggiunta di misure speciali per garantire l’ordine pubblico in una situazione senza precedenti.
Il cuore operativo sarà ovviamente Piazza San Pietro, ma l’intero asse che da Castel Sant’Angelo si estende fino a via della Conciliazione sarà sotto controllo totale. È già in vigore una no-fly zone su tutta l’area, con sistemi attivi per intercettare e neutralizzare eventuali minacce aeree: “Abbiamo disposto il divieto di sorvolo e quindi c'è la massima attenzione a questo tipo di minaccia”, ha confermato il prefetto Giannini.
Tiratori scelti e dissuasori anti-drone: cosa prevede il piano sicurezza
Il dispositivo messo in campo comprende tiratori scelti sui tetti attorno al Vaticano e bazooka anti-drone, strumenti capaci di inibire i segnali radio e costringere eventuali droni non autorizzati ad atterrare.
In campo anche la Polizia Fluviale per il controllo del Tevere, e unità in borghese destinate al contrasto dell’abusivismo e dei reati predatori, possibili in presenza di grandi folle. A sorvegliare i flussi dei pellegrini ci saranno pattuglie congiunte di Polizia di Stato, Carabinieri e Guardia di Finanza, coordinate dalla Questura e con il supporto dei Vigili del Fuoco.
Protezione civile e ambulanze: supporto ai fedeli in arrivo
Il capo della Protezione civile Fabio Ciciliano è stato nominato commissario straordinario per l’organizzazione delle esequie. “I fedeli si distribuiranno tra via della Conciliazione, piazza Pia e Castel Sant’Angelo”, ha spiegato. Per assistere il pubblico, “sono stati attivati 250 sanitari aggiuntivi, che si affiancheranno ai 2.500 volontari già in campo”.
Sono stati inoltre rafforzati i posti medici avanzati, in previsione di eventuali malori o necessità sanitarie. Il sistema sanitario regionale sarà supportato anche da ambulanze e team di emergenza provenienti dalle associazioni di volontariato.
Un aiuto dai messaggi It-Alert e nuove aree di accoglienza
Per evitare pericolose concentrazioni di persone, la Protezione civile sta valutando l’utilizzo del sistema It-Alert, che invierà “messaggi brevi in più lingue con rimandi al sito ufficiale”, dove trovare tutte le informazioni aggiornate sull’evento.
Ciciliano ha anche annunciato la riconversione dell’area di accoglienza a Centocelle, che “passerà da 4.000 a 7.000 posti”, ospitando sia i giovani del Giubileo degli adolescenti che i volontari in arrivo da fuori regione.
Rafforzati controlli e pattugliamenti della Polizia Locale
La Polizia Locale di Roma Capitale ha attivato fin da subito le misure previste per eventi straordinari. Centinaia di agenti, noti come caschi bianchi, sono già operativi nella viabilità e nella sicurezza urbana, con il compito di agevolare l’afflusso dei fedeli e mantenere il controllo nei punti più sensibili.
Secondo le previsioni, oltre 2.000 agenti saranno in servizio nei giorni del 25 e 26 aprile. Il loro intervento sarà coordinato con quello delle forze dell’ordine e dell’esercito, in un’operazione di sicurezza su vasta scala, mai vista prima d’ora per un evento religioso.
Roma si mobilita per un addio solenne
Il dispiegamento di forze, tecnologie e personale volontario per i funerali di Papa Francesco rappresenta uno degli sforzi organizzativi più imponenti mai realizzati a Roma. L’obiettivo è garantire non solo l’ordine pubblico, ma anche l’accoglienza sicura e dignitosa per centinaia di migliaia di fedeli.
Sarà un momento storico per la Chiesa, per la Capitale e per il mondo intero. E proprio per questo, ogni dettaglio è stato pianificato per assicurare che l’ultimo saluto al Pontefice si svolga nella massima serenità.