Coppia di anziani uccisa in casa a Fano, arrestato il figlio che aveva dato l’allarme. Ha confessato
L'uomo prima ha negato di essere coinvolto ma con il trascorrere delle ore ha cominciato a cedere e ad ammettere che ha ucciso i suoi genitori perché non gli volevano dare più soldi
Svolta nel caso dei coniugi uccisi a Fano, il figlio Luca Ricci ha confessato l'omicidio dei genitori Giuseppe Ricci detto Giorgio 75 anni, e Luisa Marconi, 70 anni. L'uomo, padre di due ragazzi di 15 e 17 anni, ha inizialmente negato di essere coinvolto ma con il trascorrere delle ore alle domande degli inquirenti avrebbe cominciato a rispondere con sempre più frequenti "non ricordo". E alla fine davanti alla procuratrice Maria Letizia Fucci e alla Squadra Mobile ha ammesso di aver ucciso i genitori perchè non volevano dargli altri soldi dopo che aveva fatto perdere loro la casa per i suoi debitil.
La ricostruzione degli omicidi
Secondo la ricostruzione del duplice omicidio, alle 2 di notte, l'anziana madre, Luisa Marconi di 70 anni, ha chiamato il figlio Luca perché non si sentiva bene. Il figlio, Luca Ricci, scende nell'appartamento dai genitori per misurare la pressione alla madre. Scoppia una lite presumibilmente per i soldi che il figlio chiede ancora e per la perdita della casa, andata all'asta, per i debiti maturati per colpa sua. L'uomo reagisce con violenza, prende un filo da elettricista, o un cordino, e strangola la madre in cucina. A quel punto va in camera da letto dove dorme il padre con un martello preso nella cassetta degli attrezzi e colpisce il padre alla testa. C'è un tentativo di resistenza ma dura poco. Giuseppe Ricci muore in.pochi istanti per la ferita inferta. L'assassino getta il martello in un pozzetto del giardino e torna a dormire al piano di sopra dove sta dormendo il figlio 18enne che non si accorge di nulla. La mattina alle 8 circa, Luca accompagna il figlio a scuola per i corsi di recupero crediti a Pesaro. Poi torna a Fano, in via Fanella 127, e alle 8.30 circa lancia l'allarme alla polizia dicendo che i suoi genitori non rispondono e la porta è chiusa dall'interno. Arrivano i pompieri e trovano i due corpi senza vita. Poi, dopo 16 ore di interrogatorio, la confessione di Luca Ricci al procuratore e agli uomini della squadra mobile e del commissariato di Fano coordinati dal dirigente Paolo Badioli con trasferimento del presunto omicida in carcere in stato di fermo alle 3 di notte.
Il vicino di casa: "Luca è un bravo ragazzo"
Luca Ricci, metalmeccanico di 50 anni, si era trasferito al piano di sopra nella casa dei genitori quando la moglie nel 2018 è andata a vivere a Fossombrone con i figli e il nuovo compagno. Mirko Barduagni vicino di casa e amico di Luca lo descrive come "un ragazzo bravo, buono, tranquillo, assolutamente non violento. Un bravo padre che nel limite del possibile non ha mai fatto mancare nulla ai figli. Si è separato dalla moglie, ma erano rimasti in buoni rapporti perché non gli puoi voler male a Luca. Non mi è mai sembrato una persona depressa, nonostante i problemi. Con i genitori era molto legato. Però vai a sapere a volte cosa scatta nella testa delle persone. Alla fine, nessuno lo sa cosa succede nelle famiglie".
La vendita della casa
Sullo sfondo degli omicidi, è una delle ipotesi, la vendita all'asta a settembre dell'abitazione dei coniugi lei casalinga e lui in pensione da molti anni dopo aver lavorato come falegname nel settore della nautica, che avevano garantito debiti per 60mila euro non onorati dal figlio, separato dalla moglie, operaio. Il giorno del delitto marito e moglie avrebbero dovuto incontrare in agenzia il nuovo proprietario della casa. Per gli inquirenti, potrebbe essere la chiave per comprendere l'accaduto.