In E. Romagna evacuate le persone con le case ancora allagate, "rischio epidemie". L'allarme del virologo

Difficoltà di smaltimento delle acque, a Conselice in attività 50 idrovore. Bassetti: "Acque piovane mischiate con i reflui, rischi elevati per la salute"

In E. Romagna evacuate le persone con le case ancora allagate, 'rischio epidemie'. L'allarme del virologo
Zone ancora allagate in Emilia Romagna (Ansa)
TiscaliNews

La sindaca di Conselice, Paola Pula, ha firmato un'ordinanza che impone ai cittadini delle zone ancora allagate di lasciare le proprie abitazioni per motivi igienico sanitari. La misura, presa in accordo con la Giunta e sentiti i capigruppo, "si è resa necessaria viste le difficoltà di smaltimento delle acque dall'abitato di Conselice, dovuta alle grandi quantità di acqua presente sul territorio. 

"Il nostro unico obiettivo è quello di salvaguardare la salute e la sicurezza delle persone - ha detto la prima cittadina -. Siamo in una situazione difficile ma, insieme, ne usciremo e voglio ringraziare tutti coloro che stanno lavorando incessantemente per questo. Al momento non ci sono emergenze sanitarie ma il ristagno dell'acqua, il mancato funzionamento delle fognature, le possibili interruzioni nell'erogazione dell'acqua potabile, la presenza di rifiuti non smaltiti, rendono rischioso permanere nell'abitato ancora allagato", ha spiegato Pula.

Sui canali Zaniolo e Destra Reno "stanno ricevendo acqua molto lentamente", ha detto Elvio Cangini, direttore dell'area tecnica del Consorzio di bonifica della Romagna occidentale. Nella zona si sta lavorando contemporaneamente con 50 idrovore per riversare l'acqua verso i fiumi Reno e Santerno. "Nonostante ciò, e a causa della particolare morfologia del territorio, si prevede che la situazione possa risolversi non prima di una settimana", ha aggiunto CAngini. 

L'allarme di Bassetti: evacuare le zone allagate

"C'è stata" in Emilia Romagna dopo l'alluvione "una complessiva sottovalutazione del rischio sanitario, nel senso che già una settimana fa avevo avvertito del pericolo di una commistione tra acque reflue e fognarie, carcasse di animali morti e acqua piovana". Così all'Adnkronos Salute Matteo Bassetti, direttore di Malattie infettive dell'ospedale San Martino di Genova.

Spiega il virologo che avviene una contaminazione tra le acque piovute dal cielo in abbondanza e quelle fognarie che possono così dare origine a infezioni. La soluzione è evacuare le persone dalle zone allagate. "Il rischio sanitario ora è elevato - dice il medico -, ci sono state le prime segnalazioni di ricoveri in ospedale per gastroenteriti e ce ne saranno molte altre. Non si deve avere contatto con l'acqua, anche se si indossano gli stivali o i guanti, è contaminata. Non è un'emergenza ma c'è il rischio che si creino dei focolai", ha sottolineato l'esperto. Quindi vaccini, come il richiamo per il tetano e anche l'anti-epatite A, si può pensare di fare l'antitifica". Poi le malattie che si trasmettono "per la via oro-fecale su cui non si può fare molto: Escherichia Coli, Shigellosi".